Jamaica
America Centrale
Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1494, la Giamaica è stata un possedimento spagnolo e successivamente una colonia britannica. La popolazione indigena dei Taino venne gradualmente sterminata e gli schiavi provenienti dall’Africa si insediarono nell’isola. Nel 1958 la Giamaica divenne parte della Federazione delle Indie Occidentali, dalla quale uscì nel 1961 a seguito di un referendum. L’anno successivo il Paese è diventato uno Stato indipendente. I due maggiori partiti politici sono il People National Party (PNP) e il Jamaica Labour Party (JLP), fondati rispettivamente nel 1938 e nel 1943. A causa del deterioramento delle condizioni economiche negli anni Settanta, il PNP e il JLP si legarono a bande criminali organizzate che ingaggiarono una violenta lotta per il potere per le strade della capitale. Negli anni Ottanta il Paese divenne un centro di smistamento di droga e questo aumentò la violenza che toccò l’apice nel decennio successivo. Il problema è ancora oggi al centro dell’attenzione dell’attuale governo, guidato dal PNP che ha vinto le elezioni nel dicembre 2011. L’attuale premier è una donna, Portia Simpson Miller, nominata il 5 gennaio 2012. In campagna elettorale, la premier ha posto la questione del distacco dal Commonwealth britannico e del passaggio a una repubblica tramite referendum.
L’economia giamaicana poggia prevalentemente sul settore turistico e su quello agricolo. Il turismo continua a essere una voce importante nonostante il calo di presenze per l’alto livello di criminalità in alcune aree. Anche le rimesse estere e le esportazioni di bauxite e di alluminio rappresentano dei proventi significativi, costituendo circa il 25% del PIL. La principale coltura è la canna da zucchero, da cui si ricava anche il famoso rum giamaicano, seguita da banane e caffè. Questi prodotti alimentano le esportazioni ma sono soggette alle condizioni climatiche avverse. Nonostante gli aiuti del FMI, l’economia giamaicana stenta a decollare. Le cause sono da attribuirsi in parte alla corruzione e in parte al grosso debito pubblico e agli alti tassi di interesse che obbligano il governo ad attuare misure per arginare il fenomeno. Dopo le devastazioni causate dall’uragano Dean nel 2007, la Giamaica necessita di nuove opere infrastrutturali per la ricostruzioni di vaste arre del Paese. Interventi di carattere sociale sarebbero invece necessari per fermare l’incremento della disoccupazione.
La Giamaica è il terzo paese al mondo per l’elevato tasso di criminalità. La sicurezza è a rischio soprattutto nella zona della capitale, dove le bande armate gestiscono il traffico di droga, mentre nelle zone rurali la situazione è generalmente più tranquilla. Dal punto di vista ambientale l’isola è sottoposta a fenomeni sismici e a uragani e tempeste tropicali, alcune delle quali possono essere particolarmente violente.
Capitale: Kingston
Ordinamento: Monarchia parlamentare
Superficie: 10.991 km²
Popolazione: 2.889.187
Religioni: protestante (61%), cattolica (4%)
Lingue: inglese (ufficiale)
Moneta: dollaro giamaicano (JMD)
PIL: 4.800 USD
Livello di criticità: Medio
Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1494, la Giamaica è stata un possedimento spagnolo e successivamente una colonia britannica. La popolazione indigena dei Taino venne gradualmente sterminata e gli schiavi provenienti dall’Africa si insediarono nell’isola. Nel 1958 la Giamaica divenne parte della Federazione delle Indie Occidentali, dalla quale uscì nel 1961 a seguito di un referendum. L’anno successivo il Paese è diventato uno Stato indipendente. I due maggiori partiti politici sono il People National Party (PNP) e il Jamaica Labour Party (JLP), fondati rispettivamente nel 1938 e nel 1943. A causa del deterioramento delle condizioni economiche negli anni Settanta, il PNP e il JLP si legarono a bande criminali organizzate che ingaggiarono una violenta lotta per il potere per le strade della capitale. Negli anni Ottanta il Paese divenne un centro di smistamento di droga e questo aumentò la violenza che toccò l’apice nel decennio successivo. Il problema è ancora oggi al centro dell’attenzione dell’attuale governo, guidato dal PNP che ha vinto le elezioni nel dicembre 2011. L’attuale premier è una donna, Portia Simpson Miller, nominata il 5 gennaio 2012. In campagna elettorale, la premier ha posto la questione del distacco dal Commonwealth britannico e del passaggio a una repubblica tramite referendum.
L’economia giamaicana poggia prevalentemente sul settore turistico e su quello agricolo. Il turismo continua a essere una voce importante nonostante il calo di presenze per l’alto livello di criminalità in alcune aree. Anche le rimesse estere e le esportazioni di bauxite e di alluminio rappresentano dei proventi significativi, costituendo circa il 25% del PIL. La principale coltura è la canna da zucchero, da cui si ricava anche il famoso rum giamaicano, seguita da banane e caffè. Questi prodotti alimentano le esportazioni ma sono soggette alle condizioni climatiche avverse. Nonostante gli aiuti del FMI, l’economia giamaicana stenta a decollare. Le cause sono da attribuirsi in parte alla corruzione e in parte al grosso debito pubblico e agli alti tassi di interesse che obbligano il governo ad attuare misure per arginare il fenomeno. Dopo le devastazioni causate dall’uragano Dean nel 2007, la Giamaica necessita di nuove opere infrastrutturali per la ricostruzioni di vaste arre del Paese. Interventi di carattere sociale sarebbero invece necessari per fermare l’incremento della disoccupazione.
La Giamaica è il terzo paese al mondo per l’elevato tasso di criminalità. La sicurezza è a rischio soprattutto nella zona della capitale, dove le bande armate gestiscono il traffico di droga, mentre nelle zone rurali la situazione è generalmente più tranquilla. Dal punto di vista ambientale l’isola è sottoposta a fenomeni sismici e a uragani e tempeste tropicali, alcune delle quali possono essere particolarmente violente.