Aruba

America Centrale
Ex possedimento d'oltremare neerlandese tra i più prosperi dei Caraibi, Aruba ha ottenuto lo status di nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi dopo la secessione dalle Antille Olandesi avvenuta nel 1986. Da allora detiene una propria autonomia amministrativa e di governo locale mentre il Regno controlla difesa e affari esteri. La spinta per l'indipendenza, che negli anni '70 ha vissuto il suo picco massimo con il referendum del 1977 a cui l'82% dei votanti aveva votato a favore, si è arrestata nel 1990, tuttora indefinitamente posposta a nuovi negoziati.
Magnete importante del turismo caraibico e modesto esportatore di petrolio, l'isola di Aruba ha raggiunto l'autonomia economica negli anni '90 con il boom turistico dopo che la temporanea chiusura della raffineria petrolifera di San Nicolaas nel 1985 aveva gettato il Paese in preda a una crisi economica. L'attività estrattiva ha costituito per quasi tutto il XX secolo l'industria portante del Paese da quando fu avviata nel 1920 ed è oggi sorpassata dal settore dei servizi legati al turismo che rappresentano oltre il 60% del PIL. In precedenza Aruba era nota per le sue riserve d'oro che nel XIX precedente attirarono orde di cacciatori fino al completo esaurimento. L'isola, dal terreno povero e arido, dalle piogge rade e dall'agricoltura inesistente, importa quasi il totale dei beni alimentari necessari al Paese e i suoi maggiori partner commerciali sono: Stati Uniti, Paesi Bassi, Colombia e Venezuela.
Data la prossimità alla costa occidentale dell'America Latina, in particolare di Colombia e Venezuela, Aruba è fortemente soggetta al traffico di droga e all'immigrazione illegale. Misure apposite sono state prese dal governo locale anche per combattere il riciclaggio di denaro. Diverse bande organizzate operano sul territorio in connessione con il Sud America ma non si segnalano livelli di criminalità particolarmente preoccupanti. A parte casi di furto, non sono noti episodi di violenza o ritorsione su turisti e stranieri. Il rischio terrorismo è irrilevante sull'isola e neppure desta preoccupazione la stabilità politica interna. Aruba, inoltre, si situa al di fuori dell'arco degli uragani tipici dell'area caraibica per cui le caratteristiche ambientali non preoccupano (benché l'isola sia stata toccata dagli uragani Emily e Ivan del 2005 e del 2004).
Capitale: Oranjestad
Ordinamento: Possedimento d’Oltremare
Superficie: 193 km²
Popolazione: 109.153
Religioni: cattolica (80%), protestante (8%)
Lingue: olandese, papiamento, altre
Moneta: Fiorino arubano (AWG)
PIL: 25.300 USD
Livello di criticità: Basso
Ex possedimento d'oltremare neerlandese tra i più prosperi dei Caraibi, Aruba ha ottenuto lo status di nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi dopo la secessione dalle Antille Olandesi avvenuta nel 1986. Da allora detiene una propria autonomia amministrativa e di governo locale mentre il Regno controlla difesa e affari esteri. La spinta per l'indipendenza, che negli anni '70 ha vissuto il suo picco massimo con il referendum del 1977 a cui l'82% dei votanti aveva votato a favore, si è arrestata nel 1990, tuttora indefinitamente posposta a nuovi negoziati.
Magnete importante del turismo caraibico e modesto esportatore di petrolio, l'isola di Aruba ha raggiunto l'autonomia economica negli anni '90 con il boom turistico dopo che la temporanea chiusura della raffineria petrolifera di San Nicolaas nel 1985 aveva gettato il Paese in preda a una crisi economica. L'attività estrattiva ha costituito per quasi tutto il XX secolo l'industria portante del Paese da quando fu avviata nel 1920 ed è oggi sorpassata dal settore dei servizi legati al turismo che rappresentano oltre il 60% del PIL. In precedenza Aruba era nota per le sue riserve d'oro che nel XIX precedente attirarono orde di cacciatori fino al completo esaurimento. L'isola, dal terreno povero e arido, dalle piogge rade e dall'agricoltura inesistente, importa quasi il totale dei beni alimentari necessari al Paese e i suoi maggiori partner commerciali sono: Stati Uniti, Paesi Bassi, Colombia e Venezuela.
Data la prossimità alla costa occidentale dell'America Latina, in particolare di Colombia e Venezuela, Aruba è fortemente soggetta al traffico di droga e all'immigrazione illegale. Misure apposite sono state prese dal governo locale anche per combattere il riciclaggio di denaro. Diverse bande organizzate operano sul territorio in connessione con il Sud America ma non si segnalano livelli di criminalità particolarmente preoccupanti. A parte casi di furto, non sono noti episodi di violenza o ritorsione su turisti e stranieri. Il rischio terrorismo è irrilevante sull'isola e neppure desta preoccupazione la stabilità politica interna. Aruba, inoltre, si situa al di fuori dell'arco degli uragani tipici dell'area caraibica per cui le caratteristiche ambientali non preoccupano (benché l'isola sia stata toccata dagli uragani Emily e Ivan del 2005 e del 2004).