Seychelles
Africa
L'arcipelago delle Seychelles, conteso tra il XVI e il XIX secolo tra Francia e Gran Bretagna, divenne infine colonia inglese nel 1814 pur conservando l'impostazione amministrativa, la lingua ufficiale e la cultura francesi. L'indipendenza fu raggiunta nel 1976 ma già un decennio prima fu dato avvio all'attività politica nazionale con la formazione dei primi partiti. Il Partito Unito del Popolo delle Seychelles (SPUP - socialista) e il Partito Democratico delle Seychelles (SDP - partito dei coloni e degli imprenditori) si unirono in una coalizione nel primo governo post-indipendenza (che diede all'isola l'impronta del turismo esclusivo che tuttora conserva) ma l'anno successivo il Primo Ministro e leader socialista, Albert René, spodestò il Presidente James Mancham, leader del SDP, con un colpo di stato. Negli anni '80 il turismo risentì del clima repressivo e dell'instabilità politica dettata dal regime socialista e dai successivi tentativi di colpi di stato, ma nel 1993 il Presidente René operò un'inaspettata virata indicendo nuove elezioni libere e democratiche e promulgando una nuova Costituzione (anche spinto dalle pressione dei creditori e degli investitori internazionali). Dimessosi nel 2004, è subentrato alla guida del Paese il Vice Presidente James Michel, riconfermato alle elezioni del maggio 2011.
Le Seychelles, nonostante il post-indipendenza turbolento e instabile, hanno saputo raggiungere una certa prosperità come dimostrano l'alto PIL pro-capite e il buon servizio pubblico (sanitario e educativo). L'economia dipende prevalentemente dal turismo (in espansione, che attualmente impiega il 30% della forza lavoro nazionale e rappresenta il 70% delle entrate) e dall'industria ittica (i prodotti ittici rappresentano pressoché l'unica merce da esportazione). Ma il governo sta puntando su un sistema che riduca la dipendenza nazionale dal turismo, promuovendo lo sviluppo di un agricoltura moderna, di piccole industrie manifatturiere e dei servizi finanziari offshore. Colpita dalla crisi globale del 2009, l'isola si è ripresa solo tra il 2010 e il 2011 grazie a una serie di riforme strutturali e al rilancio del turismo. Anche il 2012 ha registrato una crescita del PIL, seppur minore, di quasi il 3%.
Il livello di microcriminalità nelle Seychelles non è superiore a quello che si verifica in molte città europee e generalmente si tratta di crimini non violenti (furti e borseggi) soprattutto se commessi nei confronti di turisti. Sebbene il rischio terrorismo sia irrilevante, si segnalano numerosi casi di attacchi da parte di pirati, in particolare nella porzione di Oceano Indiano in prossimità della costa somala come anche nel Golfo di Aden e nel mare Arabico.
Capitale: Victoria
Ordinamento: Rep. semipresidenziale
Superficie: 455 km²
Popolazione: 90.846
Religioni: protestante, cattolica, induista
Lingue: francese, inglese, creolo
Moneta: roupie seychelloise (SCR)
PIL: 25.600 USD
Livello di criticità: Basso
L'arcipelago delle Seychelles, conteso tra il XVI e il XIX secolo tra Francia e Gran Bretagna, divenne infine colonia inglese nel 1814 pur conservando l'impostazione amministrativa, la lingua ufficiale e la cultura francesi. L'indipendenza fu raggiunta nel 1976 ma già un decennio prima fu dato avvio all'attività politica nazionale con la formazione dei primi partiti. Il Partito Unito del Popolo delle Seychelles (SPUP - socialista) e il Partito Democratico delle Seychelles (SDP - partito dei coloni e degli imprenditori) si unirono in una coalizione nel primo governo post-indipendenza (che diede all'isola l'impronta del turismo esclusivo che tuttora conserva) ma l'anno successivo il Primo Ministro e leader socialista, Albert René, spodestò il Presidente James Mancham, leader del SDP, con un colpo di stato. Negli anni '80 il turismo risentì del clima repressivo e dell'instabilità politica dettata dal regime socialista e dai successivi tentativi di colpi di stato, ma nel 1993 il Presidente René operò un'inaspettata virata indicendo nuove elezioni libere e democratiche e promulgando una nuova Costituzione (anche spinto dalle pressione dei creditori e degli investitori internazionali). Dimessosi nel 2004, è subentrato alla guida del Paese il Vice Presidente James Michel, riconfermato alle elezioni del maggio 2011.
Le Seychelles, nonostante il post-indipendenza turbolento e instabile, hanno saputo raggiungere una certa prosperità come dimostrano l'alto PIL pro-capite e il buon servizio pubblico (sanitario e educativo). L'economia dipende prevalentemente dal turismo (in espansione, che attualmente impiega il 30% della forza lavoro nazionale e rappresenta il 70% delle entrate) e dall'industria ittica (i prodotti ittici rappresentano pressoché l'unica merce da esportazione). Ma il governo sta puntando su un sistema che riduca la dipendenza nazionale dal turismo, promuovendo lo sviluppo di un agricoltura moderna, di piccole industrie manifatturiere e dei servizi finanziari offshore. Colpita dalla crisi globale del 2009, l'isola si è ripresa solo tra il 2010 e il 2011 grazie a una serie di riforme strutturali e al rilancio del turismo. Anche il 2012 ha registrato una crescita del PIL, seppur minore, di quasi il 3%.
Il livello di microcriminalità nelle Seychelles non è superiore a quello che si verifica in molte città europee e generalmente si tratta di crimini non violenti (furti e borseggi) soprattutto se commessi nei confronti di turisti. Sebbene il rischio terrorismo sia irrilevante, si segnalano numerosi casi di attacchi da parte di pirati, in particolare nella porzione di Oceano Indiano in prossimità della costa somala come anche nel Golfo di Aden e nel mare Arabico.