Qatar
Medio Oriente
Governato a lungo dai Persiani e poi dall'Impero Ottomano, il Qatar è divenuto indipendente il 3 settembre 1971, dopo essere stato protettorato britannico per quasi sessant’anni. Oggi è una monarchia costituzionale ereditaria, che affida all’Emiro - capo di Stato e di governo - un potere pressoché assoluto. Sotto il comando della famiglia al-Thani, il piccolo emirato si è progressivamente trasformato in uno Stato molto ricco, grazie ai giacimenti petroliferi e alle significative quantità di gas naturale di cui dispone. Nel 1999 si sono tenute le prime elezioni democratiche del Paese e nel 2003 è stata approvata una nuova Costituzione, che ha previsto la creazione di un parlamento composto da 45 membri, di cui 30 eletti dal popolo e 15 nominati dall'Emiro, entrata effettivamente in vigore nel 2005. Durante la Prima (1990) e la Seconda guerra del Golfo (2003), il Qatar si è distinto per aver dato appoggio logistico alle truppe americane contro l'Iraq. Dal giugno del 2013, l’emiro del Qatar è Tamim bin Hamad al Thani.
A partire dagli anni Quaranta del Novecento, il Paese ha avviato una politica di sfruttamento del suolo, particolarmente ricco di idrocarburi. È iniziata così una massiccia estrazione di petrolio e gas, in particolare grazie al supporto di compagnie estere europee e americane, che in seguito sono state nazionalizzate. Questo ha permesso al Qatar di conoscere una progressiva e costante crescita economica: dal 2007 in poi, i ricavi del petrolio e del gas naturale hanno consentito al Paese di raggiungere il più alto reddito pro capite al mondo. Conseguentemente, sono accresciuti gli investimenti esteri e la diversificazione dei progetti di sviluppo economico. Le esenzioni fiscali, inoltre, consentono un continuo afflusso di capitali stranieri.
La situazione interna al Paese è stabile, con scarse minacce alla sicurezza dei visitatori stranieri: gli episodi di criminalità sono poco frequenti e vi è una scarsa possibilità di episodi di terrorismo internazionale. Tuttavia, gli attentati verificatisi in passato negli altri Paesi dell'area del Golfo, non permettono di escludere del tutto eventuali pericoli. Occasionalmente, sono scoppiati dei disordini durante alcune manifestazioni di protesta, senza però degenerare in veri e propri episodi di violenza. Il 17 aprile 2012 è stato sventato un tentativo di colpo di stato da parte dei militari contro il regime di Hamad bin Khalifa Al-Thani.
Capitale: Doha
Ordinamento: Emirato costituzionale
Superficie: 11.437 km²
Popolazione: 2.042.444
Religioni: islamica (sunnita)
Lingue: arabo, inglese
Moneta: rrial del Qatar (QAR)
PIL: 102.800 USD
Livello di criticità: Basso
Governato a lungo dai Persiani e poi dall'Impero Ottomano, il Qatar è divenuto indipendente il 3 settembre 1971, dopo essere stato protettorato britannico per quasi sessant’anni. Oggi è una monarchia costituzionale ereditaria, che affida all’Emiro - capo di Stato e di governo - un potere pressoché assoluto. Sotto il comando della famiglia al-Thani, il piccolo emirato si è progressivamente trasformato in uno Stato molto ricco, grazie ai giacimenti petroliferi e alle significative quantità di gas naturale di cui dispone. Nel 1999 si sono tenute le prime elezioni democratiche del Paese e nel 2003 è stata approvata una nuova Costituzione, che ha previsto la creazione di un parlamento composto da 45 membri, di cui 30 eletti dal popolo e 15 nominati dall'Emiro, entrata effettivamente in vigore nel 2005. Durante la Prima (1990) e la Seconda guerra del Golfo (2003), il Qatar si è distinto per aver dato appoggio logistico alle truppe americane contro l'Iraq. Dal giugno del 2013, l’emiro del Qatar è Tamim bin Hamad al Thani.
A partire dagli anni Quaranta del Novecento, il Paese ha avviato una politica di sfruttamento del suolo, particolarmente ricco di idrocarburi. È iniziata così una massiccia estrazione di petrolio e gas, in particolare grazie al supporto di compagnie estere europee e americane, che in seguito sono state nazionalizzate. Questo ha permesso al Qatar di conoscere una progressiva e costante crescita economica: dal 2007 in poi, i ricavi del petrolio e del gas naturale hanno consentito al Paese di raggiungere il più alto reddito pro capite al mondo. Conseguentemente, sono accresciuti gli investimenti esteri e la diversificazione dei progetti di sviluppo economico. Le esenzioni fiscali, inoltre, consentono un continuo afflusso di capitali stranieri.
La situazione interna al Paese è stabile, con scarse minacce alla sicurezza dei visitatori stranieri: gli episodi di criminalità sono poco frequenti e vi è una scarsa possibilità di episodi di terrorismo internazionale. Tuttavia, gli attentati verificatisi in passato negli altri Paesi dell'area del Golfo, non permettono di escludere del tutto eventuali pericoli. Occasionalmente, sono scoppiati dei disordini durante alcune manifestazioni di protesta, senza però degenerare in veri e propri episodi di violenza. Il 17 aprile 2012 è stato sventato un tentativo di colpo di stato da parte dei militari contro il regime di Hamad bin Khalifa Al-Thani.