In Argentina il peronismo di sinistra torna al potere, con l’ ex-presidentessa Cristina Fernandez de Kirchner che ha corso come vice del suo ex-capo di Gabinetto Alberto Fernandez; insieme domenica hanno sconfitto il presidente liberale Mauricio Macri, «il Berlusconi argentino». Fernandez-Fernandez, li chiamano, o anche Effe-Effe. 48,1 contro 40,37: oltre 8 punti di distacco, che sono anche un recupero rispetto ai 16 che c’ erano stati alle primarie dell’ 11 agosto, ma che non sono bastati. Certamente le difficoltà economiche e la tempesta sul peso hanno contribuito: anche se adesso altre tempeste e difficoltà si annunciano, con un governo che i mercati minacciano di gradire pochissimo. È vero come in molti in riva al Río de la Plata dicono, che Papa Francesco avrebbe avuto un ruolo centrale nel cementare quel “Frente de Todos” che ha vinto le elezioni?
FINANCIAL TIMES
In realtà tracce dirette non ve ne sono: Bergoglio da buon gesuita, è stato attento a non lasciarle. Ma un indizio pesante c’ è, e riguarda un incontro di cui il Financial Times parlò lo scorso 17 agosto, e che «sarebbe stato determinante» per l’ inizio del dialogo tra i due Fernández.
«Il momento decisivo in quattro anni di carriera dell’ uomo che molti credono che sarà il prossimo presidente dell’ Argentina ebbe luogo all’ inizio del 2018, quando ebbe luogo un incontro privato con il Papa Francesco» è il virgolettato dell’ articolo, firmato da Benedict Mander. Un primo passo per la riunificazione del peronismo «dopo la sua umiliante sconfitta alle elezioni di mezzo termine di fine 2017». Perché ancora due anni fa in effetti Macri aveva il vento in poppa.
LE CONFERME
Invenzioni? In effetti una mezza conferma è arrivata dallo stesso Fernandez, in una intervista in cui voleva smentire il Financial Times, e che invece ha finito per ammettere parecchio. «Sempre ho avuto un vincolo di mutuo rispetto con Bergoglio, che mi ha ricevuto varie volte» ha infatti detto. «Per un certo periodo sono stato molto arrabbiato con la Chiesa, perché non pratica valori cristiani come l’ amore per i poveri. Ma Francesco mi ha riconciliato con la Chiesa». E tre giorni dopo l’ articolo del Financial Times Fernández andò dalla Conferenza Episcopale Argentina: pubblicizzato con molta attenzione dal sito web della stessa Cea: nell’ ambito di un «dialogo dei vescovi con i candidati», che di fatto è stato limitato a lui. E i vescovi hanno anche tenuto a far sapere che erano molto interessati alle sue ricette economiche. Vari giornali di sinistra sono andati oltre, assicurando che esisteva un «ordine non scritto» della Curia per garantire che durante le campagne elettorali i sacerdoti usassero le omelie per criticare le misure di aggiustamento economico realizzate da Macri in base agli impegni assunti con il Fondo Monetario Internazionale.
Photo: AFP
Maurizio Stefanini
Romano, classe 1961, maturità classica, laurea in Scienze Politiche alla Luiss, giornalista dal 1988. Specialista in America Latina, Terzo Mondo, movimenti politici comparati, approfondimenti storici.
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