Gli Stati Uniti sostengono che un loro drone sia stato abbattuto dai russi nei pressi della capitale libica due settimane fa e precisamente il 21 novembre scorso. Lo riporta in esclusiva l’agenzia di stampa britannica Reuters.
Il drone era precipitato subito dopo l’abbattimento di un Predator italiano a 80 chilometri a Sud di Tripoli. È l’accusa che il Pentagono rivolge a Mosca e ora gli Stati Uniti chiedono la restituzione dei rottami del velivolo, riferisce lo U.S. Africa Command. L’abbattimento dei due droni era stato rivendicato dalle milizie fedeli a Khalifa Haftar, ma adesso lo U.S. Africa Command ritiene che il velivolo statunitense sia stato colpito dai mercenari che la Russia ha schierato in Libia a sostegno al generale libico. L’episodio sarebbe infatti la dimostrazione del ruolo sempre più rilevante della Russia nella guerra civile in corso nel Paese nordafricano ricco di risorse energetiche e del sostegno che Mosca garantisce alle forze di Haftar.
Dallo scorso aprile il generale cerca di prendere il controllo della capitale Tripoli, sede del Governo di Accordo Nazionale (GNA) riconosciuto dalla comunità internazionale. Il Generale Stephen Townsend, che guida le forze Usa in Africa, ha affermato che chi ha colpito il drone non sapeva che fosse americano. Tuttavia, ha spiegato ancora il Generale: «Adesso certamente sanno a chi appartiene e si rifiutano di restituirne i resti. Dicono di non sapere dove sia, ma per me è difficile accettare questa risposta». La posizione americana ha trovato sostegno anche nelle dichiarazioni di un ufficiale del governo di Tripoli, il quale ha detto a Reuters di considerare i mercenari russi responsabili dell’abbattimento del drone Usa.
La Russia ha negato di avere contractor nei teatri di guerra all’estero e LNA, le milizie di Haftar, hanno invece negato di avere il sostegno straniero. Un ex contractor russo ha detto a Reuters che dallo scorso settembre l’LNA ha ricevuto il sostego di almeno centinaia di militari mercenari da un gruppo russo. La presenza di contractor russi in Libia è stata confermata anche da diplomatici occidentali. Haftar gode del sostegno anche di Emirati ed Egitto e più di recente di quello dei mercenari russi. Il sostegno russo conferisce ad Haftar un notevole vantaggio tecnologico, ha spiegato Frederic Wehrey dell’Istituto Carnegie Endowment for International Peace appena tornato dalla Libia. Mohammed Ali Abdallah, consigliere per gli Usa in Libia presso il governo di Tripoli (GNA), ha detto che il drone americano sarebbe caduto vicino alla roccaforte dell’LNA a Tarhuna, 65km a sud-est di Tripoli. Sarebbero almeno 1,400 i mercenari russi dispiegati in Libia con l’LNA di Haftar. Alcuni media riferiscono che i mercenari russi operanti in Libia arrivano dal Wagner Group, una compagnia privata russa.
The file photo shows a US Air Force MQ-9 Reaper remotely piloted aircraft (RPA).
Redazione
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