Si è avuta nelle scorse ore, da parte della polizia tedesca, la conferma dell’operazione antiterrorismo avvenuta tra il 6 e l’8 febbraio 2021 in Germania, Polonia e Danimarca che ha evitato un possibile attacco terroristico dello Stato islamico in Europa.
Grazie ad una sofiata ricevuta da un Pese amico ed alla stretta collaborazione tra l’intelligence tedesca e il “Politiets Efterretningstjeneste” (PET) i servizi segreti danesi, sono state arrestate sette persone mentre altre cinque sono state interrogate e restano tuttora indagate dall’ufficio del procuratore generale di Naumburg (Land della Sassonia-Anhalt) per “tentativo di attentato terroristico e minaccia alla sicurezza dello Stato”.
Tra i sette fermati ci sono anche due fratelli siriani arrivati in Germania come rifugiati, nel quale domicilio sono state rinvenute le prove dell’acquisto di cinque chilogrammi di zolfo e cinque di polvere di alluminio, comprati sul web, da un 33enne cittadino anch’egli siriano ma residente in Danimarca, da spedire al loro domicilio di Dessau-Roßlau (Sassonia-Anhalt). Durante l’operazione sono stati ritrovati anche diversi chili di petardi, micce, fuochi d’artificio, una bandiera dell’Isis e alcune copie del Corano nei quali sono stati sottolineati alcuni dei versetti piu’ violenti.
Le indagini proseguono nel massimo risebo degli inqiurenti tedeschi e danesi convinti che la cellula smantellata stesse per colpire forse simultaneamente in Germania e in Danimarca. Gli arresti annunciati in Germania mostrano a chi si illude che l’ISIS abbia rinunciato ad attaccare l’Europa che il pericolo resta immutato, ma cosa avrebbero potuto fare e quali effetti possono causare queste sostanze? Secondo Franco Iacch, analista esperto in Information Warfare, Terrorism, Security and Defense. «In base a ciò che è stato sequestrato dalle forze dell’ordine ed alle limitate informazioni disponibili, è possibile che i sospettati avessero in mente di realizzare una particolare miscela definita come flash powder o polvere flash utilizzata nei fuochi d’artificio e che può essere altamente esplosiva. Negli Ordigni Esplosivi Improvvisati diventa fondamentale la preparazione specifica e la fantasia di colui che pensa e realizza l’IED. L’impiego degli IED negli attentati è concepito per generare scenari concentrici imprevedibili. L’IED incrementa a dismisura il tasso di indeterminatezza nelle operazioni e nei movimenti provocando danni ingenti in termini di vite umane e materiale distrutto. Diverse sostanze assolutamente legali, come il fertilizzante ad esempio, costituiscono la base per numerose miscele esplosive utilizzate dalle organizzazioni terroristiche».
La notizia dell’operazione antiterrorismo arriva mentre a Celle, in Bassa Sassonia ( Germania), è in corso il piu’ grande processo contro l’Isis che vede come maggiore imputato l’iracheno oggi 37enne, Ahmad Abdulaziz Abdullah A, meglio conosciuto con il suo epiteto omonimo di “Abu Walaa”, ma anche noto come “il predicatore senza volto” visto che nei suoi video di propaganda nei quali inneggiva all’Isis e alla jihad, appariva sempre di spalle o con il volto coperto.
È accusato di essere stato il governatore dell’organizzazione terroristica “Stato islamico” (IS) in Germania tra il 2014 e il 2015. Abu Walaa era stato arrestato al termine di una gigantesa caccia all’uomo avvenute nei lander Nord Reno-Westfalia e della Bassa Sassonia l’8 novembre 2016. La sentenza è prevista per la fine del mese di febbraio 2021 ma l’epilogo è già scritto: Il predicatore senza volto che si faceva continuamente beffe delle autorità tedesche, passerà il resto dei suoi giorni dietro le sbarre. Almeno lui.
Pubblicato su Panorama
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Stefano Piazza
Giornalista, attivo nel settore della sicurezza, collaboratore di Panorama e Libero Quotidiano. Autore di numerosi saggi. Esperto di Medio Oriente e terrorismo. Cura il blog personale Confessioni elvetiche.
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