Dall’8 settembre esce in tutte le librerie “Il grande banchetto. La geopolitica del cibo, il futuro dell’alimentazione”, saggio del giornalista e consulente strategico Antonio Picasso. Un libro focalizzato su un tema di grande attualità come quello dell’alimentazione, osservato come un’emergenza geopolitica, economica e di sostenibilità. Come faremo, infatti, a sfamare una popolazione mondiale di 8 miliardi di persone, la cui crescita esponenziale impatta sensibilmente sulle risorse a disposizione quanto sugli equilibri ambientali?
Partendo da un’analisi dei costi e del peso che l’industria alimentare ha a livello globale, nel libro questo tema viene affrontato in modo molto ampio e articolato: dall’agricoltura e dal suo impatto sull’ambiente, ai conflitti – economici e armati – tra Paesi che puntano ad aggiudicarsi l’egemonia sulla produzione di determinati prodotti. Una corsa che non accenna a fermarsi. Dall’estate del 2020, segnala la Fao, i prezzi dei beni alimentari sono lievitati sempre di più. Dalla primavera del 2022, inoltre, con l’invasione militare russa dell’Ucraina, si è registrata una nuova impennata dei costi delle materie prime agricole. Oggi il processo speculativo, iniziato in piena pandemia, non accenna a fermarsi. Commodity agricole quali grano e semi di girasole sono diventate improvvisamente rare e costose.
Il mix di pandemia, guerra e cambiamenti climatici sta mostrando la pericolosità con cui la crisi dell’industria alimentare si ripercuote inevitabilmente a livello sociale. Alimentazione, geopolitica e sicurezza ambientale risultano intrinsecamente collegate in questo scenario poco rassicurante. E slogan come quello della sovranità alimentare diventano la nuova bandiera all’insegna della quale movimenti politici e governi compiono scelte spesso populiste, accomunati dall’obiettivo di svincolarsi dalle dinamiche internazionali che ruotano intorno al cibo: come viene prodotto, distribuito e consumato.
In tutto ciò una serie di innovazioni – tecnologiche e culturali – punta a rivoluzionare il modo in cui mangiamo: dalle app per le diete personalizzate alle farine di insetti. Il mondo del food sta cambiando a grande velocità ed è destinato a incidere sempre di più sulle nostre abitudini di vita, a partire dalla tavola. In tal senso, il libro di Antonio Picasso è uno strumento utile per riflettere sulla necessità di una «rieducazione alimentare» e di sposare una cultura dell’alimentazione capace non solo di contribuire a una maggiore equità sociale ma anche di contrastare, prevenendo sul nascere, malattie gravi come l’obesità.
Antonio Picasso
Direttore generale di Competere – Policies for sustainable development, giornalista e consulente strategico, ha scritto per Il Riformista, La Stampa, Liberal, Limes e Linkiesta. È stato responsabile della comunicazione per Confindustria Pavia e per altre associazioni di categoria. Oggi studia ed elabora soluzioni a fianco delle imprese che dimostrano una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e all’innovazione.
Redazione
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