Non è il risultato che si aspettavano i democratici e Biden si troverà nei pasticci anche se dovesse vincere. È la tesi di Politico ma anche l’umore generale degli analisti dopo i risultati parziali delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In sei stati la vittoria non è stata ancora assegnata: Georgia, North Carolina, Nevada, Wisconsin, Michigan, and Pennsylvania. Gli unici successi di Biden, per ora, potrebbero essere aver riconquistato l’Arizona, che da stato rosso è diventato blu, e aver dato del filo da torcere a Trump in Georgia. Politico fa notare che non c’è in alcun modo ragione di credere che Biden abbia ripensato e re-inventato il partito Democratico perché fosse più competitivo dopo la sconfitta subita nel 2016, come fece Bill Clinton nel 1992 quando vinse su George H.W. Bush. Biden non è riuscito a ricompattare i democratici come fece Obama nel 2008. Per il partito dell’asinello, era importante conquistare il Senato e tutto fa pensare che non riusciranno a riprenderselo. Come spiega John Harris, a prescindere da quali saranno i risultati finali, il fenomeno Trump si è dimostrato durevole e vivace oltre ogni previsione. Il trumpismo, inomma, è tutt’altro che morto e molti americani accettano le politiche di The Donald.
Il commento di Luciana Grosso per Il Foglio
Trump potrà anche perdere le elezioni, a scrutinio finito, ma la battaglia culturale, quella per la testa delle persone e per il centro del dibattito, l’ha vinta. I democratici, dopo quattro anni di trumpismo, non sono riusciti a chiudere queste elezioni dopo due ore di spoglio, non sono riusciti a mettere in piedi la sperata landslide, non sono riusciti a convincere gli indecisi, non hanno fatto breccia nell’elettorato che di loro si fida meno che di Donald Trump.
Il commento di Pierre Haski, France Inter, pubblicato su Internazionale
La prevista ondata democratica non c’è stata. Tra le lezioni politiche del voto, prima ancora di conoscere il nome del vincitore, c’è la constatazione che il “trumpismo” non è morto, e non lo sarà neanche in caso di sconfitta di Donald Trump. Il voto è stato descritto spesso come un referendum pro o contro Trump. Joe Biden ha basato la sua campagna elettorale sul rifiuto di un uomo ritenuto non all’altezza dell’incarico presidenziale. A questo punto è evidente che la presunta inadeguatezza di Trump (con cui concorda la maggioranza degli europei) non ha provocato il trionfo blu che era stato previsto.
Redazione
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