«La Francia è sotto attacco ma non ci arrendiamo», ha dichiarato il presidente francese Macron sulla scia dell’attacco terroristico di ieri a Nizza. Il 29 ottobre, intorno alle 9, un uomo armato di coltello ha ucciso tre persone nella cattedrale di Notre-Dame de l’Assomption. Nella stessa giornata ad Avignone un uomo è stato ucciso dalla polizia dopo che aveva tentato di aggredire delle persone in stada. A Sartrouville, non troppo lontano dalla capitale Parigi, la polizia ha arrestato un uomo con un coltello che voleva attaccare una chiesa. A Lione la polizia ha arrestato un ragazzo afghano di 27anni che, secondo l’agenzia Afp, era citato nella lista dei soggetti pericolosi redatta dall’intelligence, per fanatismo islamico. Sempre ieri 29 ottobre, un uomo è stato arrestato a Gedda, in Arabia Saudita, dopo che aveva provato ad uccidere una guardia all’esterno del consolato francese.
Il commento del giornalista Daniele Raineri sui fatti di ieri pubblicato sul Foglio:
Da alcuni giorni è partita una campagna di propaganda internazionale molto aggressiva, che chiede un boicottaggio di tutti i musulmani del mondo contro l’economia della Francia per colpire il presidente Emmanuel Macron e per punire la pubblicazione delle vignette su Maometto del giornale satirico Charlie Hebdo. Lo sponsor più famoso di questa campagna è il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha molte ragioni politiche per aizzare l’odio contro i francesi. La campagna finge di non vedere che soltanto due settimane un fanatico ceceno ha decapitato in strada un professore francese, Samuel Paty, in nome della stessa questione delle vignette su Maometto. E venerdì, quindi il giorno dedicato oltre che alla preghiera anche alle proteste, c’è da scommettere che la campagna ignorerà in modo deliberato la decapitazione avvenuta ieri a Nizza dentro la basilica. Le dichiarazioni che accompagnano il boicottaggio sono di tutti i tipi, alcune condannano la violenza, altre la giustificano.
Erano azioni scollegate. L’uomo ucciso ad Avignone apparteneva a un movimento di destra, Generazione identitaria, ed è stato ucciso dalla polizia perché aveva aggredito un commerciante maghrebino – è probabile che sia successo dopo avere appreso dell’attacco alla basilica. L’uomo arrestato a Sartrouville ha detto al padre che andava in chiesa perché “voglio fare come lui”, e si riferiva al tunisino. Il padre ha avvertito la polizia. Anche l’uomo arrestato a Lione potrebbe essere un emulo esaltato dalle notizie. Il fanatismo generalizzato colpisce con la stessa pericolosità dei gruppi terroristici e forse è ancora più pericoloso perché ha numeri più grandi.
Redazione
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