Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e il Ministero Degli Investimenti e del Commercio estero uzbeko hanno dato il via al primo evento digitale del Business Forum Italia-Uzbekistan, un’iniziativa che mira a rafforzare la conoscenza tra i due paesi al fine di incentivare la cooperazione ed il partenariato bilaterale.
L’evento è organizzato da The European House – Ambrosetti con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Tashkent e dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia e con la collaborazione di Italian Trade Agency (ICE), della Camera di Commercio Italia Uzbekistan e di Confindustria Uzbekistan. In apertura dei lavori, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha partecipato in modalità virtuale, insieme al Vice-Primo Ministro e Ministro per gli Investimenti e il Commercio estero uzbeko, Sardor Umurzakov, al Business Forum Italia-Uzbekistan, alla presenza del Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, e degli enti preposti all’internazionalizzazione dei due Paesi, tra cui ICE, SACE e Simest, e di Confindustria.
Nel suo intervento, il Ministro Di Maio ha ribadito e analizzato le considerevoli opportunità presentate dall’Uzbekistan per il settore produttivo italiano, alla luce delle significative riforme di trasformazione economica, di modernizzazione del Paese e di apertura agli investimenti esteri adottate dalle autorità di Tashkent. Per cogliere appieno tali opportunità è stata sottolineata l’importanza della cooperazione e dalla complementarità fra l’esigenza uzbeka di modernizzare il proprio apparato produttivo e la capacità italiana di fornire prodotti tecnologicamente avanzati, in particolare nei settori energetico, infrastrutturale, della meccanica e dell’agroindustria.
A seguito dell’apertura del Business Forum, il Ministro Di Maio ed il Vice-Primo Ministro Umurzakov hanno avuto un lungo e cordiale colloquio bilaterale in cui hanno approfondito le enormi opportunità nelle relazioni bilaterali, politiche ed economiche, in vista dei prossimi eventi in calendario, a partire dalla visita del Presidente Mirziyoyev in Italia e della seconda riunione ministeriale “Italia Asia Centrale” nel formato 1+5. Particolare apprezzamento è stato espresso da parte del Vice-Primo Ministro Umurzakov per l’attività delle imprese italiane in Uzbekistan.
Sotto la guida del Presidente Mirziyoyev, l’Uzbekistan ha avviato un rapido processo di modernizzazione anche attraverso un deciso processo di riforme. Grazie alla sua posizione strategica sulla nuova via della Seta, l’Uzbekistan può essere considerato una porta di accesso ad un mercato di oltre 300 milioni di persone (Comunità di Stati Indipendenti), con costi di trasporto ridotti rispetto alle esportazioni provenienti dall’Europa. Nel 2020, il PIL uzbeko dovrebbe crescere di quasi l’1%, un rallentamento che le proiezioni dell’Asian Development Bank danno per recuperato già nel 2021 (+6,5%). Tali caratteristiche fanno del paese un partner strategico per l’Italia, oltre che un hub economico da cui operare in tutta l’Asia Centrale. Le relazioni politiche, economiche e culturali tra i due paesi sono senza dubbio ben strutturate, ma esistono ampi margini di crescita da sfruttare.
L’economia uzbeka è essenzialmente dominata dal gas naturale, di cui il paese è il terzo produttore in Eurasia dopo Russia e Turkmenistan e tra i primi esportatori nella regione e nel mondo. L’Uzbekistan è anche un produttore ed esportatore di energia elettrica, ma il sistema di export presenta forti limiti di capacità e azione, penalizzato da infrastrutture spesso inadeguate alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica prodotta dal gas e, seppur timidamente, da fonti rinnovabili. Gli obiettivi di aumento della produzione ed esportazione di energia, uniti ai piani di ammodernamento delle infrastrutture e di efficientamento energetico, comportano per i player italiani del settore interessanti opportunità di investimento, rese ancor più rilevanti dal processo di privatizzazione in atto.
Inoltre, nel settore agricolo le economie di Italia e Uzbekistan sono perfettamente complementari. Mentre l’Italia è leader mondiale nella produzione agricola di qualità, soprattutto grazie all’utilizzo di macchinari e tecnologie innovative, l’Uzbekistan necessita di modernizzarsi, sviluppare valore aggiunto ai propri prodotti e diversificare la sua produzione andando oltre a cotone e frutta secca, rafforzando il proprio ruolo di esportatore regionale nel settore. Elementi che possono generare ampi margini al know-how italiano, creando opportunità nell’intera filiera agroalimentare di cui la nostra Penisola rappresenta un’eccellenza.
Domenico Letizia
Giornalista, membro di redazione della rivista di geopolitica e affari internazionali “Atlantis”. Speaker radiofonico di “RadioAtene”. Membro del Consiglio Direttivo della ONG "Nessuno tocchi Caino". Ha scritto vari saggi sulla Repubblica di Azerbaigian, sulla Moldova e sulla cooperazione alimentare nel Mediterraneo.
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