Arabia Saudita
Medio Oriente
L’Arabia Saudita è guidata dalla famiglia Al Saud fin dal 1902. Unificata come regno indipendente nel 1932, oggi è una monarchia assoluta in cui il sovrano governa attraverso decreti regi, emessi in collaborazione con il Consiglio dei Ministri e con il parere del Consiglio Consultivo, di cui egli nomina i membri. La scoperta del petrolio nel 1938 ha trasformato economicamente il suo ruolo e il suo peso a livello mondiale, conferendogli l’autorevolezza di cui gode a tutti i livelli, malgrado la struttura integralista delle sue istituzioni giuridiche. La legge islamica è, infatti, la base dell’autorità della monarchia ed è la base sia dei costumi conservatori del Paese sia delle pratiche sociali. L'attuale Re, in carica dal 2005, è Abdallah bin Abd al-Aziz al-Saud, mentre dal giugno 2012 è diventato erede designato al trono, dopo la morte del principe ereditario Nayef bin Abd al-Aziz al-Saud, Salman bin Abd al-Aziz al-Saud.
L’Arabia Saudita è il primo produttore al mondo di petrolio, ragion per cui la sua economia si basa quasi esclusivamente sull’esportazione del greggio e il suo peso nell’OPEC è considerevole. Il livello di conservatorismo, però, è tale che ogni trasformazione della sua società in senso progressista è avvenuta molto lentamente. A risentirne è stato inevitabilmente anche il settore economico. Oggi, comunque, il Paese ha prodotto grandi opere e imponenti interventi sia finanziari sia infrastrutturali che di carattere sociale. Tali provvedimenti hanno contribuito a modernizzare il Paese, dando luogo, tra l’altro, a istruzione e formazione professionale di altissimo livello e a una buona assistenza sanitaria.
L’Arabia Saudita è un paese musulmano in cui la legge islamica è applicata in maniera rigorosa, fatto che potrebbe costituire un elemento di criticità per gli occidentali presenti nel Regno (ma non solo) che non si adeguino ai costumi e ai dettami imposti e sorvegliati dalla polizia religiosa (meglio nota come "Muttawa"). Nonostante lievi riforme apportate di recente a questo istituto, arresti deliberati e ammonimenti sono all'ordine del giorno. Il livello di diffusione della criminalità nel Paese è basso ma più rilevante è il rischio relativo al terrorismo di matrice islamica, che non esclude cittadini occidentali tra i suoi target. Benché rare, le manifestazioni di protesta tendono facilmente a degenerare.
Capitale: Riyadh
Ordinamento: Monarchia assoluta
Superficie: 2.149.690 km²
Popolazione: 26.939.583
Religioni: islamica
Lingue: arabo
Moneta: ryal saudita (SAR)
PIL: 25.700 USD
Livello di criticità: Medio
L’Arabia Saudita è guidata dalla famiglia Al Saud fin dal 1902. Unificata come regno indipendente nel 1932, oggi è una monarchia assoluta in cui il sovrano governa attraverso decreti regi, emessi in collaborazione con il Consiglio dei Ministri e con il parere del Consiglio Consultivo, di cui egli nomina i membri. La scoperta del petrolio nel 1938 ha trasformato economicamente il suo ruolo e il suo peso a livello mondiale, conferendogli l’autorevolezza di cui gode a tutti i livelli, malgrado la struttura integralista delle sue istituzioni giuridiche. La legge islamica è, infatti, la base dell’autorità della monarchia ed è la base sia dei costumi conservatori del Paese sia delle pratiche sociali. L'attuale Re, in carica dal 2005, è Abdallah bin Abd al-Aziz al-Saud, mentre dal giugno 2012 è diventato erede designato al trono, dopo la morte del principe ereditario Nayef bin Abd al-Aziz al-Saud, Salman bin Abd al-Aziz al-Saud.
L’Arabia Saudita è il primo produttore al mondo di petrolio, ragion per cui la sua economia si basa quasi esclusivamente sull’esportazione del greggio e il suo peso nell’OPEC è considerevole. Il livello di conservatorismo, però, è tale che ogni trasformazione della sua società in senso progressista è avvenuta molto lentamente. A risentirne è stato inevitabilmente anche il settore economico. Oggi, comunque, il Paese ha prodotto grandi opere e imponenti interventi sia finanziari sia infrastrutturali che di carattere sociale. Tali provvedimenti hanno contribuito a modernizzare il Paese, dando luogo, tra l’altro, a istruzione e formazione professionale di altissimo livello e a una buona assistenza sanitaria.
L’Arabia Saudita è un paese musulmano in cui la legge islamica è applicata in maniera rigorosa, fatto che potrebbe costituire un elemento di criticità per gli occidentali presenti nel Regno (ma non solo) che non si adeguino ai costumi e ai dettami imposti e sorvegliati dalla polizia religiosa (meglio nota come "Muttawa"). Nonostante lievi riforme apportate di recente a questo istituto, arresti deliberati e ammonimenti sono all'ordine del giorno. Il livello di diffusione della criminalità nel Paese è basso ma più rilevante è il rischio relativo al terrorismo di matrice islamica, che non esclude cittadini occidentali tra i suoi target. Benché rare, le manifestazioni di protesta tendono facilmente a degenerare.