Cipro
Europa
Colonia britannica fin dal 1878, la Repubblica di Cipro è divenuta indipendente con il trattato anglo-greco-turco del 19 febbraio 1959. La Costituzione del 1960 prevedeva una collaborazione fra le comunità greca e turca, affiancando a un presidente greco-cipriota un vicepresidente turco-cipriota e sancendo una composizione mista del Consiglio dei Ministri e della Camera dei rappresentanti. Il sistema non funzionò e nel 1963, in seguito alla proposta di alcune modifiche costituzionali da parte del Presidente Makarios, che miravano ad accentrare il potere nelle mani della comunità greca, scoppiarono violenti disordini tra i due gruppi. Per impedire nuovi scontri, a nulla valse l’invio di un contingente da parte dell’ONU nel 1964. Il 17 luglio 1974 le forze turche intervennero a difendere la minoranza turco-cipriota occupando la parte settentrionale dell’Isola e dando vita alla Repubblica Turca di Cipro del Nord, che si considera uno Stato indipendente. Nonostante i tentativi di negoziazione le due parti non trovarono mai un accordo per formare un unico Stato. La Repubblica di Cipro (i greco-ciprioti) ha pertanto giurisdizione solo sulla parte meridionale dell’Isola e dal 2004 fa parte dell’Unione Europea. Alle presidenziali del febbraio 2013 il Presidente Christofias, in carica dal 2008 e di orientamento comunista, è stato sostituito dal candidato di centro-destra Nicos Anastasiades che ha vinto le elezioni con il 57,5% dei voti contro il 42,5% del candidato indipendente, sponsorizzato dal partito comunista, Stavros Malas. Nicos Anastasiades nel 2015 ha ripreso i colloqui con il leader turco cipriota Mustafa Akinci sulla riunificazione dell'isola, ma senza risultati, e
nel febbraio del 2018 ha conseguito un'altra vittoria decisiva sul rivale comunista.
A seguito del processo di divisione del Paese negli anni Settanta, la Cipro greca del sud e quella turca del nord hanno avviato processi di sviluppo economico fortemente differenziati. Non possedendo uno status di nazione riconosciuto dalla comunità internazionale, la regione settentrionale turco-cipriota ha avuto difficoltà nel reperire finanziamenti e investitori, registrando un sensibile calo produttivo e una diminuzione del reddito pro capite (la metà rispetto ai cittadini della Repubblica di Cipro). Per quanto concerne invece la parte greco-cipriota, la sua economica è in salute grazie a una ricca agricoltura irrigua, allo sviluppo del turismo, alle attività marittime e a un forte sviluppo industriale. Considerato che il sistema fiscale del Paese risulta particolarmente permissivo nei confronti dell’importazione di capitali esteri, nel 2000 la comunità internazionale ha intimato a Cipro di prendere provvedimenti antiriciclaggio. I rapporti commerciali con i Paesi dell’Ue, specie con la Gran Bretagna, si sono comunque intensificati dopo l’ingresso del Paese nell’Unione del 2004. Anche a causa del lockdown dovuto all'emergenza coronavirus il PIL è sceso del 7,1% nel 2020. L’inflazione si attesta al 2.2 %
Il Paese non presenta grossi rischi per la sicurezza, né per quanto attiene alla criminalità né da un punto di vista politico. La separazione del territorio nelle due Repubbliche comporta tuttavia l’eventualità che si verifichino contrasti e contestazioni che potrebbero occasionalmente degenerare in violenti disordini. La cosiddetta “Buffer Zone”, che separa i territori delle due Repubbliche, è segnalata con cartelli e filo spinato ed è presidiata da un contingente multinazionale di caschi blu dell’Onu (UNFICYP). L’attraversamento è consentito, previa esibizione del passaporto o della carta d’identità, ai check point di Ledra Palace (pedonale), Ledra Street (pedonale) che si trovano a Nicosia, e in corrispondenza delle località di Ayios Domethios, Stroviglia, Pergamos, Limnitis (attraversamenti automobilistici). Attraversarla al di fuori di tali passaggi comporta il rischio di venire bloccati da pattuglie militari armate e il pericolo di ritrovarsi in un campo minato. Il 14 luglio 2012 le forze di sicurezza cipriote hanno arrestato un uomo sospettato di essere coinvolto nella pianificazione di un attacco terroristico a danno di Israele nella città costiera meridionale di Limassol.
Erdogan ha intenzione di giocare un ruolo centrale nella corsa all’approvvigionamento energetico. In aperta violazione del confine della Zona Economica Esclusiva di Cipro, la Turchia continua a esplorare i giacimenti di gas naturale, ormai da molto tempo al centro delle mire espansionistiche turche. Nel tentativo di proteggere gli interessi di ENI e TOTAL, Roma e Parigi condannano le attività della navi inviate da Erdogan con un comunicato all’OSCE che si rifà alle già pesanti sanzioni UE dello scorso 20 giugno 2019 e che ha rimesso la Questione Cipriota all’ordine del giorno dei successivi Consigli Europei. ’UE, Stati Uniti e Israele avevano chiesto alla Turchia di interrompere le perforazioni offshore, volte senza dubbio a compromettere la sovranità di Cipro. A seguito del Consiglio europeo del mese di giugno 2019, i rapporti con i diplomatici turchi hanno forse raggiunto il minimo storico, dal momento che tutti i maggiori Paesi UE, con in testa l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, si sono schierati dunque apertamente dalla parte di Cipro.
Il rafforzamento dell’intesa militare fra Stati Uniti e Grecia sembra confermare quanto i rapporti fra i primi e la Turchia si stiano raffreddando pericolosamente: Mike Pompeo ha annunciato l’accordo per un aumento delle attività militari congiunte di USA, Grecia e NATO, a Larissa, Stefanovikio e Alexandroupoli, così come anche presso la base navale di Souda Bay. Per la Nato, l’ Onu, e per tutti i Paesi del mondo, esiste un’unica entità politica. Solo la Turchia riconosce la Repubblica Turca di Cipro Nord, in cui convivono, sotto braccio, una accanto all’altra, due bandiere. Ma nessuna delle due è europea. Il 25 Febbraio 2019 con l'accordo per la connessione dei network di telefonia mobile tra Nicos Anastasiades, presidente greco-cipriota, e Mustafa Akinci, leader turco-cipriota le comunicazioni fra le due parti vengono facilitate. Il 25 Febbraio 2019, un altro importante risultato: unificazione delle reti elettriche. Tuttavia, il 25 novembre 2019, a seguito del meeting fra i due leader ciprioti e il Segretario Generale dell’ONU Antonio Gutierres, quest’ultimo a capo della missione di pace presente sull’isola dall’ormai lontano 1964, è parso evidente che le parti siano ancora lontane.
Capitale: Nicosia
Ordinamento: Repubblica presidenziale
Superficie: 9.251 Km²
Popolazione: 1.1 millioni
Religioni: greca ortodossa (78%), islamica
Lingue: greco, turco e inglese
Moneta: euro, lira turca nel nord
PIL: 21.9, pro capite 25,050 euro
Livello di criticità: Medio
Colonia britannica fin dal 1878, la Repubblica di Cipro è divenuta indipendente con il trattato anglo-greco-turco del 19 febbraio 1959. La Costituzione del 1960 prevedeva una collaborazione fra le comunità greca e turca, affiancando a un presidente greco-cipriota un vicepresidente turco-cipriota e sancendo una composizione mista del Consiglio dei Ministri e della Camera dei rappresentanti. Il sistema non funzionò e nel 1963, in seguito alla proposta di alcune modifiche costituzionali da parte del Presidente Makarios, che miravano ad accentrare il potere nelle mani della comunità greca, scoppiarono violenti disordini tra i due gruppi. Per impedire nuovi scontri, a nulla valse l’invio di un contingente da parte dell’ONU nel 1964. Il 17 luglio 1974 le forze turche intervennero a difendere la minoranza turco-cipriota occupando la parte settentrionale dell’Isola e dando vita alla Repubblica Turca di Cipro del Nord, che si considera uno Stato indipendente. Nonostante i tentativi di negoziazione le due parti non trovarono mai un accordo per formare un unico Stato. La Repubblica di Cipro (i greco-ciprioti) ha pertanto giurisdizione solo sulla parte meridionale dell’Isola e dal 2004 fa parte dell’Unione Europea. Alle presidenziali del febbraio 2013 il Presidente Christofias, in carica dal 2008 e di orientamento comunista, è stato sostituito dal candidato di centro-destra Nicos Anastasiades che ha vinto le elezioni con il 57,5% dei voti contro il 42,5% del candidato indipendente, sponsorizzato dal partito comunista, Stavros Malas. Nicos Anastasiades nel 2015 ha ripreso i colloqui con il leader turco cipriota Mustafa Akinci sulla riunificazione dell'isola, ma senza risultati, e
nel febbraio del 2018 ha conseguito un'altra vittoria decisiva sul rivale comunista.
A seguito del processo di divisione del Paese negli anni Settanta, la Cipro greca del sud e quella turca del nord hanno avviato processi di sviluppo economico fortemente differenziati. Non possedendo uno status di nazione riconosciuto dalla comunità internazionale, la regione settentrionale turco-cipriota ha avuto difficoltà nel reperire finanziamenti e investitori, registrando un sensibile calo produttivo e una diminuzione del reddito pro capite (la metà rispetto ai cittadini della Repubblica di Cipro). Per quanto concerne invece la parte greco-cipriota, la sua economica è in salute grazie a una ricca agricoltura irrigua, allo sviluppo del turismo, alle attività marittime e a un forte sviluppo industriale. Considerato che il sistema fiscale del Paese risulta particolarmente permissivo nei confronti dell’importazione di capitali esteri, nel 2000 la comunità internazionale ha intimato a Cipro di prendere provvedimenti antiriciclaggio. I rapporti commerciali con i Paesi dell’Ue, specie con la Gran Bretagna, si sono comunque intensificati dopo l’ingresso del Paese nell’Unione del 2004. Anche a causa del lockdown dovuto all'emergenza coronavirus il PIL è sceso del 7,1% nel 2020. L’inflazione si attesta al 2.2 %
Il Paese non presenta grossi rischi per la sicurezza, né per quanto attiene alla criminalità né da un punto di vista politico. La separazione del territorio nelle due Repubbliche comporta tuttavia l’eventualità che si verifichino contrasti e contestazioni che potrebbero occasionalmente degenerare in violenti disordini. La cosiddetta “Buffer Zone”, che separa i territori delle due Repubbliche, è segnalata con cartelli e filo spinato ed è presidiata da un contingente multinazionale di caschi blu dell’Onu (UNFICYP). L’attraversamento è consentito, previa esibizione del passaporto o della carta d’identità, ai check point di Ledra Palace (pedonale), Ledra Street (pedonale) che si trovano a Nicosia, e in corrispondenza delle località di Ayios Domethios, Stroviglia, Pergamos, Limnitis (attraversamenti automobilistici). Attraversarla al di fuori di tali passaggi comporta il rischio di venire bloccati da pattuglie militari armate e il pericolo di ritrovarsi in un campo minato. Il 14 luglio 2012 le forze di sicurezza cipriote hanno arrestato un uomo sospettato di essere coinvolto nella pianificazione di un attacco terroristico a danno di Israele nella città costiera meridionale di Limassol.
Erdogan ha intenzione di giocare un ruolo centrale nella corsa all’approvvigionamento energetico. In aperta violazione del confine della Zona Economica Esclusiva di Cipro, la Turchia continua a esplorare i giacimenti di gas naturale, ormai da molto tempo al centro delle mire espansionistiche turche. Nel tentativo di proteggere gli interessi di ENI e TOTAL, Roma e Parigi condannano le attività della navi inviate da Erdogan con un comunicato all’OSCE che si rifà alle già pesanti sanzioni UE dello scorso 20 giugno 2019 e che ha rimesso la Questione Cipriota all’ordine del giorno dei successivi Consigli Europei. ’UE, Stati Uniti e Israele avevano chiesto alla Turchia di interrompere le perforazioni offshore, volte senza dubbio a compromettere la sovranità di Cipro. A seguito del Consiglio europeo del mese di giugno 2019, i rapporti con i diplomatici turchi hanno forse raggiunto il minimo storico, dal momento che tutti i maggiori Paesi UE, con in testa l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, si sono schierati dunque apertamente dalla parte di Cipro.
Il rafforzamento dell’intesa militare fra Stati Uniti e Grecia sembra confermare quanto i rapporti fra i primi e la Turchia si stiano raffreddando pericolosamente: Mike Pompeo ha annunciato l’accordo per un aumento delle attività militari congiunte di USA, Grecia e NATO, a Larissa, Stefanovikio e Alexandroupoli, così come anche presso la base navale di Souda Bay. Per la Nato, l’ Onu, e per tutti i Paesi del mondo, esiste un’unica entità politica. Solo la Turchia riconosce la Repubblica Turca di Cipro Nord, in cui convivono, sotto braccio, una accanto all’altra, due bandiere. Ma nessuna delle due è europea. Il 25 Febbraio 2019 con l'accordo per la connessione dei network di telefonia mobile tra Nicos Anastasiades, presidente greco-cipriota, e Mustafa Akinci, leader turco-cipriota le comunicazioni fra le due parti vengono facilitate. Il 25 Febbraio 2019, un altro importante risultato: unificazione delle reti elettriche. Tuttavia, il 25 novembre 2019, a seguito del meeting fra i due leader ciprioti e il Segretario Generale dell’ONU Antonio Gutierres, quest’ultimo a capo della missione di pace presente sull’isola dall’ormai lontano 1964, è parso evidente che le parti siano ancora lontane.