Giappone
Asia dell'est
Aggiornata a Maggio 2017 - Le origini dell’impero giapponese risalgono al V secolo d.C. La figura dell’imperatore nei secoli divenne sempre più simbolica e il vero potere fu in mano agli Shogun (titolo ereditario conferito ai dittatori militari equivalente al grado di generale, era considerata la carica più alta delle forze armate del paese). Un sistema che durò fino all’Ottocento, quando lo storico isolazionismo giapponese fu interrotto manu militari dagli americani che, nel 1853, costrinsero con le armi il Giappone ad aprire le frontiere al commercio internazionale. La fine dell’isolazionismo coincise con la trasformazione del paese in una grande e moderna potenza economica e militare, che determinò anche la fine del potere degli Shogun in favore di una riforma del governo in senso parlamentare (1889). Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, inizia l’epoca dell’espansionismo militare, che si concluderà solo con l’esperienza della seconda guerra mondiale, all’interno della colazione dell’Asse. Con la fine della guerra, in seguito ai due attacchi atomici e alla nascita della nuova costituzione democratica, il Giappone inaugura un periodo di ricostruzione che lo porterà a divenire, in breve tempo, la seconda potenza economica mondiale. Il vero boom economico arriva negli anni Novanta, con l’inaugurazione del “periodo Heisei”, contraddistinto anche dalla salita al trono dell’imperatore Akihito che succede al longevo Hirohito, e dalla scalata in borsa dello yen. In politica estera, il Giappone sostiene gli USA, garantendo loro appoggio economico e militare nella Guerra del Golfo prima e nella ricostruzione dell’Iraq poi. I principali protagonisti politici del Paese sono i liberaldemocratici, con orientamento conservatore, e i democratici, di ispirazione progressista. Dal dicembre 2012 il premier è Shinzo Abe del partito liberaldemocratico. In seguito ai reiterati test missilistici della Corea del Nord, arrivati in alcuni casi a sfiorare le coste nipponiche il premier Abe si è impegnato grazie a un accordo con Corea del Sud e Stati Uniti ad adottare una strategia di difesa preventiva nei confronti di Pyongyang. Strategia che sarebbe almeno apparentemente in contraddizione con la costituzione emendata in seguito alla seconda guerra mondiale che obbligava il paese a demilitarizzarsi, rinunciando così al diritto alla guerra e all’autodifesa. Attualmente il Giappone, in termini di forze armate può contare essenzialmente sul supporto di quelle americane, anche se nel dicembre 2016 il governo è riuscito a far approvare un ingente aumento della spesa per la difesa, complici le tensioni con Pyongyang e con Pechino per la sovranità delle isole Senkaku.
Il Giappone è la quarta economia al mondo dopo Stati Uniti, Cina e India. Dopo i decenni del boom economico seguiti alla fine seconda guerra mondiale, la crescita del Paese ha rallentato negli anni Novanta, per riprendersi solo dopo il 2005. Storicamente, il settore industriale giapponese - in ascesa tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta - è tra i più avanzati al mondo, ed è trainato dall’industria automobilistica e tecnologica: elettronica, microelettronica, informatica, aerospaziale, delle telecomunicazioni e della bioingegneria. Seguono i settori siderurgico, chimico, farmaceutico, della gomma, petrolchimico, cantieristico, motociclistico, microelettronico, videoludico, tessile, alimentare, del legno, dei laterizi, del tabacco e degli strumenti musicali. Il Giappone è la patria di grandi multinazionali (Toyota, Honda, Sony, Panasonic, Yamaha, Toshiba, Sharp, Canon, Nintendo, SEGA, Bridgestone, Japan Tobacco, NTT, Nippon Steel, Nippon Oil), di alcune delle principali banche mondiali e della la Borsa di Tokyo, seconda al mondo per capitalizzazione. Per quanto concerne le risorse minerarie ed energetiche, il Giappone dispone di giacimenti di zinco e carbone. La principale fonte d’energia è costituita dalle centrali termiche. Fino al marzo del 2011 e al disastro di Fukushima, un notevole contributo proveniva anche dalle oltre cinquanta centrali nucleari presenti sul territorio. Oggi tutti gli impianti sono fermi e il Paese sta ripensando i modelli energetici. I principali partner commerciali sono Stati Uniti, Unione europea, Cina (Taiwan e Hong Kong), Corea del Sud.
Il Giappone è considerato uno dei Paesi più sicuri al mondo. I deterrenti che frenano la diffusione della microcriminalità sono la severità delle pene e paradossalmente la presenza capillare della Yakuza, l’organizzazione criminale giapponese che controlla il traffico degli stupefacenti, del gioco d’azzardo e della prostituzione, come una vera e propria società. I suoi membri, riconoscibili per i corpi completamente tatuati e per i vistosi stemmi sulle porte delle loro abitazioni, limitano la diffusione di piccole bande criminali attraverso punizioni esemplari. I livelli di terrorismo sono molto bassi e si segnala come attentato più grave dalla seconda guerra mondiale a oggi, soltanto quello perpetrato dalla setta di ispirazione buddista sincretica Aum Shynrikio; i cui adepti dispersero nel 1995 una quantità di gas sarin nella metropolitana di Tokyo provocando decine di morti e intossicati. A livello internazionale, si segnalano dispute territoriali con la Russia per il possesso delle isole Curili, e con la Corea del Sud per le Rocce di Liancourt. Nonostante il Trattato di pace firmato nel 1978, si sono inoltre acuite le tensioni diplomatiche con Cina e Taiwan per le isole Senkaku, attorno alle quali esistono giacimenti sottomarini di petrolio e gas. Il Giappone viene sistematicamente colpito da tifoni e cicloni tropicali, soprattutto nel periodo che va da settembre a novembre, ed è noto per i frequenti terremoti e le eruzioni vulcaniche, trovandosi su uno degli archi insulari che costituiscono la cintura di fuoco del Pacifico. Il terremoto dell’11 marzo 2011 scatenatosi al largo delle coste delle regioni di Miyagi e Iwate, ha raggiunto l’impressionante livello di magnitudo 9.0, generando uno tsunami che ha causato la morte di oltre 15mila persone e portato al collasso la centrale nucleare di Fukushima, le cui radiazioni disperse nell’aria e nelle acque hanno costretto all’evacuazione intere cittadine. Si reputa che i danni all’agricoltura e alle persone perdureranno per diversi anni.
Capitale: Tokyo
Ordinamento: Monarchia costituzionale
Superficie: 377.915 km²
Popolazione: 127.253.075
Religioni: scintoista (84%), buddista (71%)
Lingue: giapponese
Moneta: Yen (JPY)
PIL: 36.900 USD
Livello di criticità: Basso
Aggiornata a Maggio 2017 - Le origini dell’impero giapponese risalgono al V secolo d.C. La figura dell’imperatore nei secoli divenne sempre più simbolica e il vero potere fu in mano agli Shogun (titolo ereditario conferito ai dittatori militari equivalente al grado di generale, era considerata la carica più alta delle forze armate del paese). Un sistema che durò fino all’Ottocento, quando lo storico isolazionismo giapponese fu interrotto manu militari dagli americani che, nel 1853, costrinsero con le armi il Giappone ad aprire le frontiere al commercio internazionale. La fine dell’isolazionismo coincise con la trasformazione del paese in una grande e moderna potenza economica e militare, che determinò anche la fine del potere degli Shogun in favore di una riforma del governo in senso parlamentare (1889). Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, inizia l’epoca dell’espansionismo militare, che si concluderà solo con l’esperienza della seconda guerra mondiale, all’interno della colazione dell’Asse. Con la fine della guerra, in seguito ai due attacchi atomici e alla nascita della nuova costituzione democratica, il Giappone inaugura un periodo di ricostruzione che lo porterà a divenire, in breve tempo, la seconda potenza economica mondiale. Il vero boom economico arriva negli anni Novanta, con l’inaugurazione del “periodo Heisei”, contraddistinto anche dalla salita al trono dell’imperatore Akihito che succede al longevo Hirohito, e dalla scalata in borsa dello yen. In politica estera, il Giappone sostiene gli USA, garantendo loro appoggio economico e militare nella Guerra del Golfo prima e nella ricostruzione dell’Iraq poi. I principali protagonisti politici del Paese sono i liberaldemocratici, con orientamento conservatore, e i democratici, di ispirazione progressista. Dal dicembre 2012 il premier è Shinzo Abe del partito liberaldemocratico. In seguito ai reiterati test missilistici della Corea del Nord, arrivati in alcuni casi a sfiorare le coste nipponiche il premier Abe si è impegnato grazie a un accordo con Corea del Sud e Stati Uniti ad adottare una strategia di difesa preventiva nei confronti di Pyongyang. Strategia che sarebbe almeno apparentemente in contraddizione con la costituzione emendata in seguito alla seconda guerra mondiale che obbligava il paese a demilitarizzarsi, rinunciando così al diritto alla guerra e all’autodifesa. Attualmente il Giappone, in termini di forze armate può contare essenzialmente sul supporto di quelle americane, anche se nel dicembre 2016 il governo è riuscito a far approvare un ingente aumento della spesa per la difesa, complici le tensioni con Pyongyang e con Pechino per la sovranità delle isole Senkaku.
Il Giappone è la quarta economia al mondo dopo Stati Uniti, Cina e India. Dopo i decenni del boom economico seguiti alla fine seconda guerra mondiale, la crescita del Paese ha rallentato negli anni Novanta, per riprendersi solo dopo il 2005. Storicamente, il settore industriale giapponese - in ascesa tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta - è tra i più avanzati al mondo, ed è trainato dall’industria automobilistica e tecnologica: elettronica, microelettronica, informatica, aerospaziale, delle telecomunicazioni e della bioingegneria. Seguono i settori siderurgico, chimico, farmaceutico, della gomma, petrolchimico, cantieristico, motociclistico, microelettronico, videoludico, tessile, alimentare, del legno, dei laterizi, del tabacco e degli strumenti musicali. Il Giappone è la patria di grandi multinazionali (Toyota, Honda, Sony, Panasonic, Yamaha, Toshiba, Sharp, Canon, Nintendo, SEGA, Bridgestone, Japan Tobacco, NTT, Nippon Steel, Nippon Oil), di alcune delle principali banche mondiali e della la Borsa di Tokyo, seconda al mondo per capitalizzazione. Per quanto concerne le risorse minerarie ed energetiche, il Giappone dispone di giacimenti di zinco e carbone. La principale fonte d’energia è costituita dalle centrali termiche. Fino al marzo del 2011 e al disastro di Fukushima, un notevole contributo proveniva anche dalle oltre cinquanta centrali nucleari presenti sul territorio. Oggi tutti gli impianti sono fermi e il Paese sta ripensando i modelli energetici. I principali partner commerciali sono Stati Uniti, Unione europea, Cina (Taiwan e Hong Kong), Corea del Sud.
Il Giappone è considerato uno dei Paesi più sicuri al mondo. I deterrenti che frenano la diffusione della microcriminalità sono la severità delle pene e paradossalmente la presenza capillare della Yakuza, l’organizzazione criminale giapponese che controlla il traffico degli stupefacenti, del gioco d’azzardo e della prostituzione, come una vera e propria società. I suoi membri, riconoscibili per i corpi completamente tatuati e per i vistosi stemmi sulle porte delle loro abitazioni, limitano la diffusione di piccole bande criminali attraverso punizioni esemplari. I livelli di terrorismo sono molto bassi e si segnala come attentato più grave dalla seconda guerra mondiale a oggi, soltanto quello perpetrato dalla setta di ispirazione buddista sincretica Aum Shynrikio; i cui adepti dispersero nel 1995 una quantità di gas sarin nella metropolitana di Tokyo provocando decine di morti e intossicati. A livello internazionale, si segnalano dispute territoriali con la Russia per il possesso delle isole Curili, e con la Corea del Sud per le Rocce di Liancourt. Nonostante il Trattato di pace firmato nel 1978, si sono inoltre acuite le tensioni diplomatiche con Cina e Taiwan per le isole Senkaku, attorno alle quali esistono giacimenti sottomarini di petrolio e gas. Il Giappone viene sistematicamente colpito da tifoni e cicloni tropicali, soprattutto nel periodo che va da settembre a novembre, ed è noto per i frequenti terremoti e le eruzioni vulcaniche, trovandosi su uno degli archi insulari che costituiscono la cintura di fuoco del Pacifico. Il terremoto dell’11 marzo 2011 scatenatosi al largo delle coste delle regioni di Miyagi e Iwate, ha raggiunto l’impressionante livello di magnitudo 9.0, generando uno tsunami che ha causato la morte di oltre 15mila persone e portato al collasso la centrale nucleare di Fukushima, le cui radiazioni disperse nell’aria e nelle acque hanno costretto all’evacuazione intere cittadine. Si reputa che i danni all’agricoltura e alle persone perdureranno per diversi anni.