Hong Kong
Asia dell'est
Aggiornata a Maggio 2017 - Ex colonia britannica dai tempi della Guerra dell’Oppio, il territorio è tornato sotto sovranità cinese nel 1997 come regione amministrativa speciale, dopo un accordo del 1984 tra Cina e Regno Unito che garantiva la politica definita “uno stato, due sistemi”, lasciando inalterata l’economia capitalista e lo stile di vita, oltre a concedere un’ampia autonomia amministrativa. La “Basic Law”, o Legge Fondamentale, rappresenta una sorta di Costituzione promulgata nel 1990 che regola i rapporti con la Cina e i diritti e doveri dei cittadini di Hong Kong. La Cina controlla la politica estera e difensiva del paese, ma Hong Kong ha una propria moneta e un proprio governo guidato da un capo dell’esecutivo che attualmente, dopo le elezioni del 25 marzo 2012, è Leung Chun-ying. Il suo mandato è stato caratterizzato da numerose proteste di piazza da parte di un nuovo movimento politico pro-democratico: l’Umbrella Movement, che ha richiesto al governo una maggiore democratizzazione e accusato il presidente di anteporre gli interessi cinesi a quelli nazionali.
Grazie alla politica “uno stato, due sistemi”, Hong Kong ha potuto mantenere il livello generale di sviluppo che già l’aveva portata alla ribalta negli anni Settanta quando divenne una “tigre” dell’Asia. Il forte liberalismo che pervade ogni settore dell’economia, nonché l’assenza di interferenze statali le hanno permesso di mantenere per oltre vent’ anni, il primo posto nella classifica dell’Index of Economic Freedom. Il suo è uno dei porti commerciali più importanti del Pacifico e funziona anche come canale per i traffici cinesi. Quest’ultimo fattore ha contribuito, insieme alla posizione strategica e all’adozione di politiche a sostegno delle imprese, al superamento della crisi del 2008 prima delle altre economie sviluppate, facendo registrare una crescita complessiva del 19% negli ultimi 5 anni. Il settore principale è quello dei servizi (finanziari, professionali, assicurativi, commerciali) che vanno a costituire oltre il 90% del Pil. Anche il settore turistico ha registrato un certo sviluppo, soprattutto perché Hong Kong rappresenta una porta di accesso verso la Cina, di cui è anche il terzo partner commerciale. L’aumento del prezzo di generi alimentari, che il paese importa non essendo autosufficiente, ha causato il rallentamento della crescita, che comunque rimane positiva. Considerato il suo grado di apertura, un sistema bancario ben strutturato e i servizi come fonte primaria del PIL, Hong Kong risulta nella lista nera dei paradisi fiscali.
Hong Kong ha due principali criticità: è nella lista nera OCSE dei paradisi fiscali, e il suo sistema economico, essendo estremamente aperto e orientato al commercio, rimane soggetto alle variazioni finanziarie in ambito internazionale. Il territorio è spesso colpito da tifoni durante la stagione che va da aprile a ottobre, che possono causare allagamenti e frane. Sul piano della sicurezza, Hong Kong non è a rischio terrorismo e i crimini comuni sono a un livello considerato nella norma.
Capitale: Hong Kong
Ordinamento: Regione Amm.va Speciale
Superficie: 1.104 km²
Popolazione: 7.153.519
Religioni: cristiana, culti locali
Lingue: cinese, inglese
Moneta: dollaro di Hong Kong (HKD)
PIL: 49.800 USD
Livello di criticità: Medio
Aggiornata a Maggio 2017 - Ex colonia britannica dai tempi della Guerra dell’Oppio, il territorio è tornato sotto sovranità cinese nel 1997 come regione amministrativa speciale, dopo un accordo del 1984 tra Cina e Regno Unito che garantiva la politica definita “uno stato, due sistemi”, lasciando inalterata l’economia capitalista e lo stile di vita, oltre a concedere un’ampia autonomia amministrativa. La “Basic Law”, o Legge Fondamentale, rappresenta una sorta di Costituzione promulgata nel 1990 che regola i rapporti con la Cina e i diritti e doveri dei cittadini di Hong Kong. La Cina controlla la politica estera e difensiva del paese, ma Hong Kong ha una propria moneta e un proprio governo guidato da un capo dell’esecutivo che attualmente, dopo le elezioni del 25 marzo 2012, è Leung Chun-ying. Il suo mandato è stato caratterizzato da numerose proteste di piazza da parte di un nuovo movimento politico pro-democratico: l’Umbrella Movement, che ha richiesto al governo una maggiore democratizzazione e accusato il presidente di anteporre gli interessi cinesi a quelli nazionali.
Grazie alla politica “uno stato, due sistemi”, Hong Kong ha potuto mantenere il livello generale di sviluppo che già l’aveva portata alla ribalta negli anni Settanta quando divenne una “tigre” dell’Asia. Il forte liberalismo che pervade ogni settore dell’economia, nonché l’assenza di interferenze statali le hanno permesso di mantenere per oltre vent’ anni, il primo posto nella classifica dell’Index of Economic Freedom. Il suo è uno dei porti commerciali più importanti del Pacifico e funziona anche come canale per i traffici cinesi. Quest’ultimo fattore ha contribuito, insieme alla posizione strategica e all’adozione di politiche a sostegno delle imprese, al superamento della crisi del 2008 prima delle altre economie sviluppate, facendo registrare una crescita complessiva del 19% negli ultimi 5 anni. Il settore principale è quello dei servizi (finanziari, professionali, assicurativi, commerciali) che vanno a costituire oltre il 90% del Pil. Anche il settore turistico ha registrato un certo sviluppo, soprattutto perché Hong Kong rappresenta una porta di accesso verso la Cina, di cui è anche il terzo partner commerciale. L’aumento del prezzo di generi alimentari, che il paese importa non essendo autosufficiente, ha causato il rallentamento della crescita, che comunque rimane positiva. Considerato il suo grado di apertura, un sistema bancario ben strutturato e i servizi come fonte primaria del PIL, Hong Kong risulta nella lista nera dei paradisi fiscali.
Hong Kong ha due principali criticità: è nella lista nera OCSE dei paradisi fiscali, e il suo sistema economico, essendo estremamente aperto e orientato al commercio, rimane soggetto alle variazioni finanziarie in ambito internazionale. Il territorio è spesso colpito da tifoni durante la stagione che va da aprile a ottobre, che possono causare allagamenti e frane. Sul piano della sicurezza, Hong Kong non è a rischio terrorismo e i crimini comuni sono a un livello considerato nella norma.