Malta
Europa
La Repubblica di Malta è un arcipelago di sette isole situato a circa 80 km dalla Sicilia, al centro del Mediterraneo e delle varie culture che nel corso dei secoli si sono avvicendate (fenicia, greca, araba, normanna, aragonese, inglese, francese). L’occupazione inglese dell’Ottocento dovette fare i conti con l’irredentismo locale che rivendicava l’annessione al Regno d’Italia; l’indipendenza arrivò solo nel 1964 pur mantenendo il legame con il Regno Unito nell’ambito del Commonwealth. Il distacco definitivo arrivò nel 1974 con la proclamazione della Repubblica. Nel 2004 ha aderito all’UE e nel 2008 ha adottato l’euro. Due partiti dominano la scena politica del paese: il Partito Nazionalista, di centrodestra - che ha governato il Paese quasi ininterrottamente dal 1990 - e il Partito Laburista, di centrosinistra - uscito vincitore alle ultime elezioni di marzo 2013. Una delle caratteristiche più interessanti della politica isolana è l’attivismo e la partecipazione della popolazione: Malta è infatti lo Stato con la più alta partecipazione elettorale, con una quota che va ben oltre il 90%.
La crisi internazionale si è fatta sentire anche a Malta nel 2012 ma, rispetto ad altri membri della UE, la performance economica negativa è stata limitata, soprattutto grazie alla crescita registrata negli anni precedenti. Disponendo di una superficie coltivabile estremamente limitata e di una flotta altrettanto limitata, Malta non è autosufficiente dal punto di vista alimentare e deve importare sia prodotti ittici che alimentari di altra natura. Il settore industriale è costituito da piccole e medie imprese ma, essendo queste poco competitive, subisce la concorrenza straniera. I comparti fondamentali sono invece quello del turismo, che costituisce il 25% del Pil, e quello dei servizi finanziari (25% del Pil), che non ha sofferto della crisi del 2009 in gran parte perché basato su un mercato di beni immobili interno e su un sistema bancario fortemente regolato. Negli ultimi anni, il porto franco di Malta è diventato uno dei più importanti nel Mediterraneo per la movimentazione di container.
La sua collocazione geografica tra l’Europa e il nord Africa (Tunisia e Libia), rende l’arcipelago vulnerabile ai flussi migratori, anche illegali, dal continente africano. La sua adesione all’Unione Europea ha accentuato il fenomeno, cosa che ha inciso negativamente sul sistema-Paese e costretto Malta a chiedere aiuto all’UE per farvi fronte. Le politiche di contenimento, come la detenzione pari a 18 mesi prevista per gli immigrati in cerca di asilo, sono state duramente criticate dall’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Malta è anche un luogo di transito per i carichi di droga provenienti dall’Africa e diretti in Europa.
Capitale: La Valletta
Ordinamento: Repubblica parlamentare
Superficie: 316 km²
Popolazione: 409.836
Religioni: cattolica
Lingue: maltese, inglese, italiano
Moneta: euro (EUR)
PIL: 26.100 USD
Livello di criticità: Basso
La Repubblica di Malta è un arcipelago di sette isole situato a circa 80 km dalla Sicilia, al centro del Mediterraneo e delle varie culture che nel corso dei secoli si sono avvicendate (fenicia, greca, araba, normanna, aragonese, inglese, francese). L’occupazione inglese dell’Ottocento dovette fare i conti con l’irredentismo locale che rivendicava l’annessione al Regno d’Italia; l’indipendenza arrivò solo nel 1964 pur mantenendo il legame con il Regno Unito nell’ambito del Commonwealth. Il distacco definitivo arrivò nel 1974 con la proclamazione della Repubblica. Nel 2004 ha aderito all’UE e nel 2008 ha adottato l’euro. Due partiti dominano la scena politica del paese: il Partito Nazionalista, di centrodestra - che ha governato il Paese quasi ininterrottamente dal 1990 - e il Partito Laburista, di centrosinistra - uscito vincitore alle ultime elezioni di marzo 2013. Una delle caratteristiche più interessanti della politica isolana è l’attivismo e la partecipazione della popolazione: Malta è infatti lo Stato con la più alta partecipazione elettorale, con una quota che va ben oltre il 90%.
La crisi internazionale si è fatta sentire anche a Malta nel 2012 ma, rispetto ad altri membri della UE, la performance economica negativa è stata limitata, soprattutto grazie alla crescita registrata negli anni precedenti. Disponendo di una superficie coltivabile estremamente limitata e di una flotta altrettanto limitata, Malta non è autosufficiente dal punto di vista alimentare e deve importare sia prodotti ittici che alimentari di altra natura. Il settore industriale è costituito da piccole e medie imprese ma, essendo queste poco competitive, subisce la concorrenza straniera. I comparti fondamentali sono invece quello del turismo, che costituisce il 25% del Pil, e quello dei servizi finanziari (25% del Pil), che non ha sofferto della crisi del 2009 in gran parte perché basato su un mercato di beni immobili interno e su un sistema bancario fortemente regolato. Negli ultimi anni, il porto franco di Malta è diventato uno dei più importanti nel Mediterraneo per la movimentazione di container.
La sua collocazione geografica tra l’Europa e il nord Africa (Tunisia e Libia), rende l’arcipelago vulnerabile ai flussi migratori, anche illegali, dal continente africano. La sua adesione all’Unione Europea ha accentuato il fenomeno, cosa che ha inciso negativamente sul sistema-Paese e costretto Malta a chiedere aiuto all’UE per farvi fronte. Le politiche di contenimento, come la detenzione pari a 18 mesi prevista per gli immigrati in cerca di asilo, sono state duramente criticate dall’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Malta è anche un luogo di transito per i carichi di droga provenienti dall’Africa e diretti in Europa.