Oman
Medio Oriente
L'Oman è stato il primo dei Paesi del Golfo a raggiungere l'indipendenza, mettendo fine al dominio portoghese già nel 1650. Dopo l'invasione dei Persiani e la loro cacciata nel 1749, la dinastia Al Bu Said instaurò il sultanato in Oman. Nel 1913 il sultano perse il controllo delle aree interne del Paese a vantaggio degli imam Ibaditi ma nel 1920, grazie all'intervento del Regno Unito che instaurò una sorta di protettorato sulla regione, venne firmato il Trattato di Seeb, con il quale il potere del sultano fu accentrato nella capitale e sulle coste, e venne riconosciuta l'autonomia delle regioni interne. Qaboos bin Said, attuale sovrano, è salito al potere nel 1970, dopo l'estromissione del padre Said bin Taimur attraverso un colpo di stato. Qaboos ha invertito la politica conservatrice del padre, sconfiggendo l'alleanza dei ribelli interni con quelli dello Yemen del Sud, nella guerra del Dhofar (1968-1975). Il sultano mantiene un potere assoluto, ma recentemente ha introdotto misure volte ad ampliare la partecipazione popolare al governo e a garantire stabilità.
L’ascesa economica dell’Oman è iniziata con le prime estrazioni petrolifere del 1967. La sua economia è dunque totalmente dominata dal greggio e dal gas naturale, il cui sfruttamento è in piena espansione. Grazie all’enorme flusso di entrate derivanti dall'estrazione di petrolio e gas, il governo ha iniziato fin dagli anni Ottanta una politica di investimenti negli altri settori ed ha costruito anche una solida infrastruttura basata su eccellenti sistemi educativi e sanitari.
Il Paese non presenta rischi per quanto riguarda la criminalità e, finora, non è stato raggiunto da episodi legati al terrorismo islamico e internazionale. Tuttavia, la sua collocazione geopolitica non lo rende del tutto immune dalla possibilità che si verifichino attentati di matrice terroristica: la probabilità di attacchi terroristici nell'area del Golfo Persico resta infatti elevata. Nel marzo 2011, nel quadro delle cosiddette “Primavere arabe”, l'Oman è stato teatro di massicce manifestazioni di protesta, indette dalla popolazione contro le politiche del governo.
Capitale: Mascate
Ordinamento: Monarchia assoluta
Superficie: 309.500 km²
Popolazione: 3.154.134
Religioni: islamica ibadita (75%), altre
Lingue: arabo, inglese, baluchi, urdu
Moneta: rial omanita (OMR)
PIL: 28.500 USD
Livello di criticità: Medio
L'Oman è stato il primo dei Paesi del Golfo a raggiungere l'indipendenza, mettendo fine al dominio portoghese già nel 1650. Dopo l'invasione dei Persiani e la loro cacciata nel 1749, la dinastia Al Bu Said instaurò il sultanato in Oman. Nel 1913 il sultano perse il controllo delle aree interne del Paese a vantaggio degli imam Ibaditi ma nel 1920, grazie all'intervento del Regno Unito che instaurò una sorta di protettorato sulla regione, venne firmato il Trattato di Seeb, con il quale il potere del sultano fu accentrato nella capitale e sulle coste, e venne riconosciuta l'autonomia delle regioni interne. Qaboos bin Said, attuale sovrano, è salito al potere nel 1970, dopo l'estromissione del padre Said bin Taimur attraverso un colpo di stato. Qaboos ha invertito la politica conservatrice del padre, sconfiggendo l'alleanza dei ribelli interni con quelli dello Yemen del Sud, nella guerra del Dhofar (1968-1975). Il sultano mantiene un potere assoluto, ma recentemente ha introdotto misure volte ad ampliare la partecipazione popolare al governo e a garantire stabilità.
L’ascesa economica dell’Oman è iniziata con le prime estrazioni petrolifere del 1967. La sua economia è dunque totalmente dominata dal greggio e dal gas naturale, il cui sfruttamento è in piena espansione. Grazie all’enorme flusso di entrate derivanti dall'estrazione di petrolio e gas, il governo ha iniziato fin dagli anni Ottanta una politica di investimenti negli altri settori ed ha costruito anche una solida infrastruttura basata su eccellenti sistemi educativi e sanitari.
Il Paese non presenta rischi per quanto riguarda la criminalità e, finora, non è stato raggiunto da episodi legati al terrorismo islamico e internazionale. Tuttavia, la sua collocazione geopolitica non lo rende del tutto immune dalla possibilità che si verifichino attentati di matrice terroristica: la probabilità di attacchi terroristici nell'area del Golfo Persico resta infatti elevata. Nel marzo 2011, nel quadro delle cosiddette “Primavere arabe”, l'Oman è stato teatro di massicce manifestazioni di protesta, indette dalla popolazione contro le politiche del governo.