Puerto Rico
America Centrale
Colonizzata dagli Spagnoli a partire dal 1508, l’isola ottiene l’autogoverno nel 1897. L’anno successivo diviene possedimento statunitense in virtù del trattato di Parigi, che pone fine alla guerra ispano-americana. Dopo un periodo di occupazione militare, nel 1900 Puerto Rico riceve un’amministrazione civile e limitate misure di autogestione, ma ben presto le istanze indipendentiste sostenute dal Partido Nacionalista (responsabile nel 1950 di una rivolta armata e di un fallito attentato al presidente USA, Harry Truman), trovano piena espressione nel Partido Independentista Puertorriqueño (PIP) e, parzialmente, nel Partido Socialista Puertorriqueño (PSP). Nel 1952 è in vigore la prima Costituzione: Puerto Rico rimane soggetto alla sovranità e all’amministrazione di Washington ma acquisisce la qualifica di Estado Libre Asociado (o Commonwealth) e ottiene una certa autonomia interna, senza però il diritto per i cittadini di partecipare alle elezioni Usa. Un referendum nel 1998 conferma il mantenimento dello status di Stato libero associato. Politicamente, dunque, Puerto Rico è dipendente dagli Stati Uniti (Commonwealth of Puerto Rico; Estado Libre Asociado de Puerto Rico).
Le voci principali dell’economia del Paese riguardano le attività manifatturiere e dei servizi, favorite da una serie di incentivi fiscali per gli investimenti dall'estero. Il settore primario è poco sviluppato, mentre l’industria ha incrementato il proprio sviluppo ed è attiva nei settori: tessile, chimico-farmaceutico, delle attrezzature mediche e negli impianti petrolchimici, dello zucchero, del tabacco e dell’elettronica. In forte espansione è inoltre il settore turistico. Il principale partner commerciale sono ovviamente gli Stati Uniti.
Nonostante il permanere di incertezze relative allo status giuridico del Paese, la situazione politica e sociale si presenta piuttosto stabile e non sono stati registrati di recente episodi di violenza ad essa riconducibili. Risulta molto preoccupante invece il grado di diffusione della delinquenza e della criminalità, in particolare per l'elevato numero di scontri a fuoco e omicidi, legati principalmente alla guerra tra le grandi organizzazioni che controllano il traffico di stupefacenti.
Capitale: San Juan
Ordinamento: Commonwealth USA
Superficie: 13.790 km²
Popolazione: 3.998.905
Religioni: cattolica (85%), protestante (15%)
Lingue: spagnolo (ufficiale), inglese
Moneta: dollaro (USD)
PIL: 16.300 USD
Livello di criticità: Medio
Colonizzata dagli Spagnoli a partire dal 1508, l’isola ottiene l’autogoverno nel 1897. L’anno successivo diviene possedimento statunitense in virtù del trattato di Parigi, che pone fine alla guerra ispano-americana. Dopo un periodo di occupazione militare, nel 1900 Puerto Rico riceve un’amministrazione civile e limitate misure di autogestione, ma ben presto le istanze indipendentiste sostenute dal Partido Nacionalista (responsabile nel 1950 di una rivolta armata e di un fallito attentato al presidente USA, Harry Truman), trovano piena espressione nel Partido Independentista Puertorriqueño (PIP) e, parzialmente, nel Partido Socialista Puertorriqueño (PSP). Nel 1952 è in vigore la prima Costituzione: Puerto Rico rimane soggetto alla sovranità e all’amministrazione di Washington ma acquisisce la qualifica di Estado Libre Asociado (o Commonwealth) e ottiene una certa autonomia interna, senza però il diritto per i cittadini di partecipare alle elezioni Usa. Un referendum nel 1998 conferma il mantenimento dello status di Stato libero associato. Politicamente, dunque, Puerto Rico è dipendente dagli Stati Uniti (Commonwealth of Puerto Rico; Estado Libre Asociado de Puerto Rico).
Le voci principali dell’economia del Paese riguardano le attività manifatturiere e dei servizi, favorite da una serie di incentivi fiscali per gli investimenti dall'estero. Il settore primario è poco sviluppato, mentre l’industria ha incrementato il proprio sviluppo ed è attiva nei settori: tessile, chimico-farmaceutico, delle attrezzature mediche e negli impianti petrolchimici, dello zucchero, del tabacco e dell’elettronica. In forte espansione è inoltre il settore turistico. Il principale partner commerciale sono ovviamente gli Stati Uniti.
Nonostante il permanere di incertezze relative allo status giuridico del Paese, la situazione politica e sociale si presenta piuttosto stabile e non sono stati registrati di recente episodi di violenza ad essa riconducibili. Risulta molto preoccupante invece il grado di diffusione della delinquenza e della criminalità, in particolare per l'elevato numero di scontri a fuoco e omicidi, legati principalmente alla guerra tra le grandi organizzazioni che controllano il traffico di stupefacenti.