Svizzera

Europa
Fondata nel 1291 come un’alleanza difensiva fra tre cantoni, la Confederazione Svizzera assume nel 1848 un governo centrale di tipo federale, costituito oggi da 26 stati. Neutrale dal 1674, il Paese entra a far parte delle Nazioni Unite soltanto nel 2002. Sebbene la maggior parte dei suoi scambi commerciali avvenga con gli altri Paesi europei, la Svizzera non è membro UE: il suo ingresso in Europa è stato bocciato con il referendum del 2001, così come la popolazione ha respinto l’adesione allo Spazio Economico Europeo nel 1992. I legami tra Svizzera e resto d’Europa sono divenuti più stretti a partire dal 2005, quando la nazione è entrata a far parte dell’area Schengen. Al contempo, il governo - per rispondere alle preoccupazioni da parte delle altre nazioni sul riciclaggio di denaro e il finanziamento di gruppi terroristici - ha iniziato ad alleggerire le norme che tutelano il segreto bancario. Le problematiche sociali ed economiche dovute alla crescente immigrazione nel Paese (gli stranieri costituiscono circa il 20% della popolazione) hanno portato all’ascesa della destra nel 2003. L’SVP/UDC è attualmente primo partito al Consiglio Nazionale.
La Svizzera è tra i primi 20 Paesi al mondo per Pil pro capite. I cospicui investimenti nel settore R&D (ricerca e sviluppo), la grande efficienza e trasparenza delle istituzione pubbliche e una bassa imposizione fiscale sulle aziende rendono il Paese altamente competitivo. Per il quarto anno consecutivo, infatti, la Svizzera si è collocata al primo posto nel ranking del Global Competitiveness Report 2012-2013 redatto dal World Economic Forum, superando: Singapore, Germania, USA, UK, Hong Kong e Giappone. La solida economia del Paese poggia prevalentemente sul settore terziario (servizi finanziari in primis) e per la restante parte, circa il 25%, su un’industria altamente specializzata: chimica, farmaceutica e metalmeccanica, nonché il comparto relativo alla produzione di orologi e strumenti di precisione. Ben tre società svizzere - Nestlé, Novartis e Roche - sono tra le prime 40 nella classifica Global 500 stilata annualmente dal Financial Times. Nell’attuale crisi dell’eurozona, tuttavia, l’apprezzamento valutario del franco svizzero - considerato da molti come moneta di rifugio - ha reso le esportazioni del Paese meno competitive.
Non sussistono particolari criticità legate a fenomeni terroristici, corruzione o ad altri rischi di natura sanitaria e ambientale. Le principali città ovvero Zurigo, Berna e soprattutto Ginevra, pur ai primi posti nel mondo per qualità della vita, sono tuttavia interessate da fenomeni di microcriminalità annoverabili nella norma.
Capitale: Berna
Ordinamento: Repubblica federale
Superficie: 41.277 km²
Popolazione: 7.925.517
Religioni: cattolica (42%), protestante, altre
Lingue: tedesco (64%), francese (21%), altre
Moneta: franco svizzero (CHF)
PIL: 45.300 USD
Livello di criticità: Basso
Fondata nel 1291 come un’alleanza difensiva fra tre cantoni, la Confederazione Svizzera assume nel 1848 un governo centrale di tipo federale, costituito oggi da 26 stati. Neutrale dal 1674, il Paese entra a far parte delle Nazioni Unite soltanto nel 2002. Sebbene la maggior parte dei suoi scambi commerciali avvenga con gli altri Paesi europei, la Svizzera non è membro UE: il suo ingresso in Europa è stato bocciato con il referendum del 2001, così come la popolazione ha respinto l’adesione allo Spazio Economico Europeo nel 1992. I legami tra Svizzera e resto d’Europa sono divenuti più stretti a partire dal 2005, quando la nazione è entrata a far parte dell’area Schengen. Al contempo, il governo - per rispondere alle preoccupazioni da parte delle altre nazioni sul riciclaggio di denaro e il finanziamento di gruppi terroristici - ha iniziato ad alleggerire le norme che tutelano il segreto bancario. Le problematiche sociali ed economiche dovute alla crescente immigrazione nel Paese (gli stranieri costituiscono circa il 20% della popolazione) hanno portato all’ascesa della destra nel 2003. L’SVP/UDC è attualmente primo partito al Consiglio Nazionale.
La Svizzera è tra i primi 20 Paesi al mondo per Pil pro capite. I cospicui investimenti nel settore R&D (ricerca e sviluppo), la grande efficienza e trasparenza delle istituzione pubbliche e una bassa imposizione fiscale sulle aziende rendono il Paese altamente competitivo. Per il quarto anno consecutivo, infatti, la Svizzera si è collocata al primo posto nel ranking del Global Competitiveness Report 2012-2013 redatto dal World Economic Forum, superando: Singapore, Germania, USA, UK, Hong Kong e Giappone. La solida economia del Paese poggia prevalentemente sul settore terziario (servizi finanziari in primis) e per la restante parte, circa il 25%, su un’industria altamente specializzata: chimica, farmaceutica e metalmeccanica, nonché il comparto relativo alla produzione di orologi e strumenti di precisione. Ben tre società svizzere - Nestlé, Novartis e Roche - sono tra le prime 40 nella classifica Global 500 stilata annualmente dal Financial Times. Nell’attuale crisi dell’eurozona, tuttavia, l’apprezzamento valutario del franco svizzero - considerato da molti come moneta di rifugio - ha reso le esportazioni del Paese meno competitive.
Non sussistono particolari criticità legate a fenomeni terroristici, corruzione o ad altri rischi di natura sanitaria e ambientale. Le principali città ovvero Zurigo, Berna e soprattutto Ginevra, pur ai primi posti nel mondo per qualità della vita, sono tuttavia interessate da fenomeni di microcriminalità annoverabili nella norma.

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