Il 17 ottobre le milizie curdo-arabe delle SDF (Syrian Democratic Forces) hanno annunciato la liberazione di Raqqa dallo Stato Islamico. Forti del sostegno di truppe di terra americane e della copertura aerea dei caccia della coalizione internazionale, le SDF sono riuscite a prendere il controllo pressoché totale di quella che il Califfato all’inizio del 2014 ha proclamato come propria capitale in Siria.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con base a Londra vicina al fronte dei ribelli siriani, la battaglia per la liberazione di Raqqa è costata la vita a 3.250 persone, 1.130 delle quali civili. Ma il numero dei morti è destinato a salire. Ci sono ancora irriducibili dell’ISIS che si annidano all’interno della città: cecchini, uomini armati di ordigni rudimentali e kamikaze pronti al martirio. Per stanare e neutralizzare definitivamente queste ultime sacche di resistenza ci vorranno ancora giorni se non settimane.