Il sedicente Stato Islamico ha annunciato la nascita di una nuova “provincia” in Pakistan, a distanza di alcuni giorni dalla proclamazione di un’altra provincia in India. A darne notizia era stata l’agenzia Reuters. L’obiettivo è estendere la presenza del gruppo nel Subcontinente Indiano. Il 10 maggio il gruppo aveva proclamato la nascita della prima provincia indiana, a seguito di alcuni scontri che si erano verificati nella porzione indiana della regione contesa del Kashmir. L’agenzia Amaq aveva riferito della nascita della “Wilayah of Hind”, aggiungendo nel comunicato che il gruppo Stato Islamico aveva causato vittime tra i soldati indiani in uno scontro avvenuto nella città di Amshipora, situata nel distretto di Shopian in Kashmir. Il comunicato di Amaq ha trovato conferma nelle dichiarazioni della polizia indiana, che ha riferito di un combattente, Ishfaq Ahmad Sofi, morto in uno scontro a Shopian. Entrambe le province erano formalmente parte della “Provincia del Khorasan” o ISKP, il nome che il gruppo terrorista ha usato per riferirsi alle operazioni regionali lanciate all’inizio del 2015. Nel gennaio del 2015 lo Stato Islamico aveva annunciato la nascita dell’emirato islamico del Khorasan, antico nome della provincia più orientale dell’impero persiano che va dal nord-est dell’Iran al subcontinente indiano passando per Afghanistan, Pakistan Uzbekistan, Turkmenistan e Tajikistan. La mossa rientrava nel piano del Califfato di “aggredire” l’Asia meridionale, dove esiste un bacino enorme di musulmani (in totale sono oltre 400 milioni).
Insiema alla “Provincia del Pakistan”, la cui nascita è stata annunciata sempre attraverso la propaganda di Amaq, è stata rivendicata la morte di un ufficiale di polizia pakistano avvenuta questa settimana a Mastung. Amaq ha rivendicato anche uno scontro a fuoco contro un raduno di combattenti legati al gruppo dei talebani pakistani a Quetta. I distretti si trovano nella provincia del Baluchistan, spesso colpita da violenze, situata al confine con Afghanistan e Iran. In Baluchistan sono attivi molti gruppi separatisti e organizzzioni settarie. Non c’è stata alcuna dichiarazione immediata da parte del governo del Pakistan. Islamabad però sostiene che non ci sia alcuna presenza organizzata dello Stato Islamico attiva nel Paese. Alcuni portavoce dell’esercito pakistano hanno riferito di un’operazione in corso supportata dai servizi di intelligence mirata a estromettere la presenza di estremisti in Pakistan collegati a qualsiasi gruppo terrorista. «Il gruppo Stato Islamico sta cercando di ricostruire e riorganizzare le proprie fondamenta a livello globale, dopo le sconfitte subite in Siria e in Iraq. Lo scopo è reclutare uomini in Pakistan, Paese dove esiste una vasta presenza di combattenti jihadisti», ha twittato Rita Katz, direttrice del SITE Intelligence Group. Rita Katz ha anche detto a Reuters che la proclamazione della nuova provincia in India è assurda perché il gruppo non ha una reale capacità di controllo del territorio nella regione, ma non deve essere sottovalutata. A seguito della disgregazione terrioriale in Medio Oriente, l’autoproclamato Stato Islamico è alla ricerca di nuove basi. A fine aprile Amaq News ha rivendicato la prima azione ufficiale dello Stato Islamico in Congo, comunicato a cui ha fatto seguito una dichiarazione che proclamava la nascita della nuova Provincia dell’Africa Centrale.
Foto: Reuters
Redazione
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