Il presidente Donald Trump ha fatto pressioni sul segretario di stato della Georgia, il repubblicano Brad Raffensperger, e sul suo consigliere, Ryan Germany, affinché “trovassero” i voti necessari a sovvertire il risultato elettorale in quello stato e ribaltare la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali dello scorso 3 novembre. È quanto emerge da una telefonata avvenuta sabato scorso, durata quasi un’ora, tra il presidente e Raffensperger, il cui contenuto è stato pubblicato in esclusiva dal Washington Post nella serata di ieri domenica 3 gennaio. «Voglio trovare 11.780 voti», ha detto Trump al telefono. «Non c’è niente di male se dite di aver ricalcolato». (Qui la trascrizione completa della telefonata)
Il Washington Post ha ottenuto la registrazione della conversazione in cui il tono del presidente è chiaramente intimidatorio, ricattatorio e lusinghiero nei confronti di Raffensperger. Come emerge dalla registrazione, Trump ha minacciato il segretario di stato della Georgia prospettando per lui conseguenze legali se si fosse rifiutato di dare seguito alle sue affermazioni false. «Per voi è un grosso rischio». «Questo avrà dei costi, in tanti modi». «Gli elettori della Georgia saranno molto arrabbiati con voi». Raffensperger e Germany hanno respinto le affermazioni di Trump, spiegando al presidente che nessuna delle accuse che egli ha mosso poteva essere formulata e che la vittoria di Joe Biden in Georgia è chiara e definitiva ed è avvenuta in modo del tutto lecito e trasparente.
Le pressioni di Trump su Raffensperger sono solo l’ultimo dei tentativi del Capo della Casa Bianca di sovvertire il risultato elettorale del 3 novembre. Fino a questo monento, Trump ha presentato e perso più di cinquanta cause relative ai risultati elettorali, compreso il ricorso alla Corte Suprema. Prima di domenica 3 gennaio, ricorda ancora il Washington Post, il presidente ha invitato i leader repubblicani dello stato del Michigan alla Casa Bianca, ha fatto pressioni sul governatore della Georgia Brian Kemp allo scopo di sostituire i grandi elettori di quello stato e ha chiesto al presidente della House of Representatives della Pennsylvania di aiutarlo a ribaltare la sua sconfitta in quello stato. Intanto, Joe Biden attende solo la ratifica del Congresso, prevista per il prossimo 6 gennaio, per diventare a tutti gli effetti presidente degli Stati Uniti.
Photo by Dalton Caraway on Unsplash
PER APPROFONDIRE: HARD ROCK AMERICA. Gli Stati Uniti dopo Trump e la pandemia
Redazione
La redazione di Babilon è composta da giovani giornalisti, analisti e ricercatori attenti alle dinamiche mondiali. Il nostro obiettivo è rendere più comprensibile la geopolitica a tutti i tipi di lettori.
Se le questioni di genere dettano le agende di politica estera
19 Dic 2024
Il perseguimento di politiche identitarie da parte dell'establishment della politica estera occidentale sta portando a…
La crisi della democrazia negli Stati Uniti
14 Lug 2024
Che America è quella che andrà al voto il 5 novembre 2024 per eleggere il suo presidente? Chi vincerà lo scontro tra…
Il mondo al voto. Il futuro tra democrazie e dittature
18 Gen 2024
Il 2024 è il grande anno delle elezioni politiche nel mondo. Dopo Taiwan la Russia, l’India, il Regno Unito, l’Unione…
Chi è stato Henry Kissinger
1 Dic 2023
Con la scomparsa di Henry Kissinger se ne va forse l'ultimo frutto della Germania di Weimar, arrivato negli Stati Uniti…